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"Quest'anno, ad ogni turno di Campionato, tra i tanti dilemmi che attanagliano i fantallenatori ve n'è uno sempre presente, vale a dire "Mertens o Milik?". Questo perché fin dall'inizio della stagione abbiamo assistito a un'eterna alternanza fra i due attaccanti del Napoli, che di volta in volta hanno accettato di accomodarsi a turno in panchina per fare poi la differenza da subentrati. E malgrado finora abbiamo pensato che fosse esclusivamente una scelta del tecnico azzurro Carlo Ancelotti, oggi scopriamo che c'è stato anche lo zampino dello stesso Dries Mertens che nel post-gara contro la Svizzera, vinta per 2-1 dal suo Belgio dove il numero 14 del Napoli ha servito l'assist decisivo per la vittoria, ha spiegato le ragioni che inizialmente lo hanno spinto a chiedere la panchina.
"Sui goal che quest'anno tardano ad arrivare:"Nelle scorse stagioni ho segnato parecchio, soprattutto due anni fa. Quest'anno sogno di farne almeno uno in più".
"Sullo spauracchio della panchina vista la concorrenza con Milik:"Dopo il Mondiale ero stanco. Ho parlato con Ancelotti spiegandogli che all'inizio avrei preferito essere gestito. Quindi, mi raccomando: scelta mia, non tecnica!".
"Sulla sfida con la Juve:"È stata una partita molto sfortunata, ma il Napoli ha dimostrato di esserci. Ce la siamo giocata ed è giusto puntare al massimo. Loro hanno fatto grandi acquisti e forse sono più forti di prima, ma onestamente non mi hanno ancora convinto del tutto. Il Napoli c'è. La Juve incontrerà delle difficoltà e noi dovremo approfittarne".
"Sul futuro:"Quest'estate c'è stata la possibilità di andare via, ma nulla è stato preso in considerazione. Sono felice a Napoli, lo dico da sempre. Voglio fare bene qui e ho un contratto fino al 2020. Il rinnovo? Per ora non ne abbiamo parlato, ma ho 31 anni. Forse qualcuno lo dimentica perché sembro più giovane, ma ormai sono un vecchietto".
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