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Calciomercato, Atalanta: Gomez dice no all’Arabia Saudita

Il capitano della Dea ha deciso di continuare il suo percorso a Bergamo

Mauro Maccioni

"Casa è dove si trova il cuore", diceva Plinio il Vecchio, famoso scrittore latino. Essendo solo un modo di dire, è implicito considerare il margine di errore di tale citazione. Ma per Gomez, forse, rappresenta una verità assoluta. E proprio in virtù di questo, il capitano della Dea ha rifiutato l'offerta araba.

LA DEA E IL SUO SERVITORE

"Dopo la frase di Plinio il vecchio ci sentiamo in vena di continuare su un percorso "mitico" e, pertanto, permetteteci una nuova metafora. Gomez, continuando il percorso di fianco all'Atalanta, assomiglia sempre di più a uno di quei servitori delle divinità del passato, sempre fedele e pronto a immolarsi per la propria padrona. Per questo, di fronte all'offerta dell'Al-Nassr, Gomez ha detto di no. Lo avrà fatto con fatica, ovviamente, perché il serpente denaro è estremamente convincente, specie quando si presenta nel tuo Eden con un contratto da 8 milioni annui. Non spiccioli. Ma Gomez, che ha solo 32 anni ed è ancora uno dei giocatori più decisivi in Europa, di voglia di andarsene non ne aveva poi molta. Un vacillamento, quindi, dovuto a una questione di gola che, però, è durato ben poco. Il progetto atalantino non è finito e i risultati in Europa non sono un traguardo, bensì una tappa. E Gomez, che di cose da far vedere ne ha ancora molte, ha rifiutato gentilmente. L'Al-Nassr, dunque, è rimasto a bocca asciutta e con un assegno non firmato tra le mani che, probabilmente, verrà chiuso in un cassetto e tirato fuori più avanti, quando Gomez deciderà che il suo percorso a Bergamo è terminato. Ma, per ora, il Papu rimane a casa, dove si trova il suo cuore oramai nerazzurro.

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