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Due anni lontano dall'Italia, in Inghilterra, non gli sono bastati a bissare quanto di buono aveva fatto vedere con la maglia del Cesena e dopo con quella della Juventus. Al primo anno di serie A ha portato alla salvezza la squadra cesenate risultando uno dei migliori e mettendo a bersaglio 7 reti in 36 partite. Poi il passaggio alla Juventus di Antonio Conte, dove colleziona 40 presenze e 4 gol, in due anni con i bianconeri, riuscendosi a meritare anche la chiamata in Nazionale. Dopodiché arriva la cessione al Sunderland in Premier League. Un'avventura decisamente non molto felice purtroppo per lui.
Molto duttile, Giaccherini rappresenta il prototipo del centrocampista offensivo che ha nelle corde la capacità di giocare anche da mezzala. Impiegato indifferentemente come ala destra o sinistra, si è disimpegnato con tanta generosità pure da interno di metà campo conservando una marcata propensione all'inserimento. Rapidissimo nel breve, dinamico, e con un buon dribbling, il giocatore è stato apprezzato da mister Conte (con cui si è ricongiunto in Nazionale) per applicazione, costanza di rendimento, e anche per utilità tattica.
Al fantacalcio ha nel curriculum un bagaglio di tutta sostanza e una media voto più che sufficiente che non guasta. Senza contare assist e qualche gol.
Con il suo arrivo l'allenatore felsineo, Delio Rossi, può pensare di riproporre un 4-3-3 che veda Destro al centro dell'attacco e Giaccherini su uno dei due esterni; la variante resta un 4-4-1-1 in cui inserire il buon Giak su una delle due fasce di centrocampo. Volendo il giocatore può disimpegnarsi anche da mezzala - ruolo ricoperto più volte alla Juventus - vista la sua duttilità. Insomma Giaccherini rappresenterebbe una pedina strategica non solo per il Bologna ma anche al fantacalcio.
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