Atalanta, che fine ha fatto Duvan Zapata?

"Che fine ha fatto Duvan Zapata? È la domanda che più o meno tutti si stanno facendo dalle parti di Zingonia. L'Atalanta si trova di fronte ad un autentico tour de force: prima il Verona, poi il Milan ed infine il Bologna, per quanto riguarda il campionato, ma l'impegno più importante, storico sarebbe la definizione giusta, è il match di Champions League contro lo Shakhtar Donetsk. I bergamaschi hanno la possibilità di qualificarsi per la prima volta nella loro storia agli ottavi di finale della Champions League e con Duvan Zapata in campo l'impresa sarebbe un po' più semplice.

L'INIZIO DEL CALVARIO

"I guai fisici per Duvan sono iniziati il 12 ottobre, quando con la Colombia l'attaccante si procurò una lesione muscolare di primo grado all'adduttore, ed il recupero stimato era di circa 30 giorni. Il mese è abbondantemente passato, ora sono 50 i giorni di assenza dal campo della punta colombiana. Gli esami strumentali ai quali si è sottoposto l'attaccante atalantino hanno confermato la completa guarigione clinica. Ora si dovrebbe trattare solo di recuperare la forma fisica, più o meno dovrebbero servire 10-15 giorni.

"Alla luce di tutto questo, qual è il mistero che si cela dietro l'assenza del colombiano? Il giocatore ha detto a più riprese che non si sente ancora pronto a tornare a giocare, lo doveva fare già contro la Juventus, quindi molto probabilmente ciò che blocca Duvan è la paura di infortunarsi di nuovo. La tesi di un blocco psicologico è avvalorata dal fatto che tre luminari fisioterapisti hanno diagnosticato la completa guarigione del muscolo infortunato: il Prof. Pedrosa, medico di fiducia di Zapata, il Prof. Cugat, luminare di Barcellona, e infine anche il Prof. Mariani che opera a Villa Stuart, clinica privata di Roma.

FINE DEL TUNNEL

"Ora è solo questione di tempo, da Zingonia sperano poco, prima che Zapata torni in campo ad allenarsi con i compagni. In questo momento il giocatore si trova a Siviglia, insieme al suo fisioterapista di fiducia, e sta cercando di superare questo momento di insicurezza. Il muscolo è guarito, ma se ne deve convincere il giocatore a livello psicologico. Ne vale per la stagione del ragazzo e per quella dell'Atalanta, ad un passo dalla storia.