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The day after: 2a giornata

Tra gioie e dolori, lacrime e sfottò: il lunedì del fantacalcista

Nicolò Premoli

Narra la leggenda che la seconda classificata del Trofeo TIM è destinata a vincere lo scudetto. Molti però non ricordano il Pisa della stagione 1990/91, capolista alla seconda giornata e poi finita in Serie B. Al fantacalcio però poco importa di chi è in testa alla classifica: quello che importa è che la prima punta della capolista - quel dannatissimo Defrel arrivato da Cesena - non ha ancora segnato. Storia diversa per Floro Flores che ha polemizzato con Di Francesco reo di non averlo schierato nell'undici iniziale. «Si è scordato di quando giocava e non segnava» è stata la risposta del mister. «Si è scordato di quando lo facevo giocare e faceva schifo» avranno pensato molti fantacalcisti.

Un occhio al fanta, un altro al mercato

Seguire gli sviluppi della propria squadra di fantacalcio è già difficile. Figurarsi se c'è pure di mezzo il calciomercato che può spostare equilibri e far arrivare in Italia quel giocatore che serve proprio alla tua squadra. Peccato che sei rimasto senza crediti e dovrai limitarti ad acquistare qualcuno ad un solo credito. Perisic va ad aggiungere un pizzico di confusione all'organico caos di Mancini che vorrebbe anche Melo: evidentemente serve un magazziniere con esperienza internazionale. Intanto la Juventus insegue quel trequartista che cerca da gennaio della scorsa stagione. Una corsa iniziata fortissimo e pian piano divenuta una camminata lenta, azzoppata. Un po' come quando punti la più bella della classe e ti ritrovi a limonare con l'amica che di bello ha solo il nome. Ma chissà che entro alle 23 l'amica gnocca non cambi idea...

Scusi, chi ha fatto palo?

C'è un filo sottile tra un +3 e nessun bonus. Un filo che si chiama palo e che ha vibrato decisamente fortissimo sotto la botta di Pjanic. Quando la palla si stampa sui legni esistono due tipi di fantacalcisti: quelli che si disperano e quelli che esultano. Inutile dire che i secondi sono quelli che hanno il giocatore in questione contro. E che passano dalla gioia alle lacrime quando lo stesso giocatore segna. Con una punizione nel sette. Pjanic a parte la Roma ha preso a schiaffoni la Juventus che certo non ha visto il miglior Pogba. E c'è già ovviamente qualcuno in giro che si sta pentendo amaramente delle spese folli per il francese.

Ibrahimovic? Nah, Meggiorini.

Uno dei tormentoni dell'ultimo calciomercato è stato il ritorno di Ibra in Italia. Il Milan però ha poi virato su un'altra vecchia conoscenza del campionato italiano: quel Mario Balotelli che mancava giusto giusto ai parrucchieri milanesi. Per una sera però lo svedese ha fatto visita in Italia entrando nel corpo di Meggiorini, uno di quegli attaccanti che segna meno di un difensore e si compra solo se il listone è esaurito. Il numero 69 segna e piazza un assist di tacco che non esce nemmeno in FIFA. Il Chievo invece, notoriamente squadra che segna poco, ha già piazzato 7 gol in due partite e si issa in cima alla classifica insieme ai neroverdi emiliani: due provinciali che dunque spaccano il campionato. Alla faccia di una Lazio che di certo non è partita al meglio.

Palla sul dischetto. Va Pinilla. Parato!

Mentre le squadre cambiano, gli allenatori saltano e i campioni cambiano casacca ci sono delle abitudini che al fantacalcio non vanno mai in pensione nè in sosta. Tra queste c'è senza dubbio il vizietto di Pinilla di segnare un rigore su cinque. E di farlo naturalmente quando voi gli avete preferito un difensore in più. In compenso Eder ha deciso di diventare improvvisamente prolifico, questa volta contro il Napoli. Per un'abitudine ormai consolidata se ne affaccia una nuova: Alonso infatti è al secondo gol in due presenze. Questa volta su azione dopo la bella punizione del primo turno. Niente male per un terzino che sembrava essere destinato al ballottaggio fisso con Pasqual. Male male invece per Pavoletti che entra, segna e si fa male. Proprio quando speravate di aver azzeccato la scelta giusta nell'attacco del Genoa.

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