senza categoria

Ed è subito sosta

Ribiombare nell'oblio delle domeniche senza pallone non m'è dolce. Per nulla

Nicolò Premoli

«Ognuno sta solo nel cuore del bar

trafitto da una doppia di Eder.

Ed è subito sosta»

Se Salvatore Quasimodo fosse nato qualche decennio dopo avrebbe magari fatto il fantacalcio. E dedicato qualche verso a quel gioco che ci spinge a spaccare qualcosa quando c'è ma che ci manca terribilmente quando va in vacanza. Quasimodo scriveva della felicità apparente, come quella donata dalle prime giornate di campionato dopo l'estate. Dopo due mesi spesi a cercare di dare un senso alla domenica. Una felicità che però dura il tempo di due giornate. E che si spegne nella sosta nazionali.

«Già la sosta nazionali? Eh ma che stress»

L'arrivo della sosta lascia delusi tanti, tantissimi fantacalcisti. Un po' come quando dopo i primi giorni di quell'estate tanto attesa ed inseguita all'improvviso inizia a piovere. E magari torna pure il freddo. La prima sosta ha lo stesso sapore di quelle gocce d'acqua che ti scivolano addosso mentre stavi carezzando l'idea di una gita al mare. Pensavi di essere entrato in una nuova routine fatta di tuffi e tintarella ed invece fissi la finestra di casa nella noia più assoluta. Speravi che diretta gol e chiare medie avessero preso il posto del centro commerciale ed invece ecco che ti tocca un intenso pomeriggio di shopping. Senza +3 a rendere lieta quella dannata attesa davanti ad una fila di reggiseni.

«Per fortuna che c'è la sosta. Ci voleva»

Non tutti i fantacalcisti però schifano una domenica di quiete forse perché non tutte le prime giornate però escono con il +3. C'è chi ha macinato già 160 punti dopo le prime due partite della stagione ma voi siete già stati risucchiati dal vortice della sfiga che non voleva proprio abbandonarvi dopo l’incoraggiante penultimo posto della scorsa stagione. Per un soffio avete schivato il rosso di Rubinho ma il -3 di Pinilla ve lo siete portato a casa, magari con gli interessi del -4 di Berisha. Ci voleva proprio una sosta. Per rifiatare e sperare che nessuno dei vostri si faccia male in nazionale.

«Allora ci vediamo sabato per l'asta?»

Nel mondo del fantacalcio esistono due generi di fantallenatori: quelli che fanno l'asta a mercato aperto. E quelli che la organizzano dopo il 31 agosto perdendo le prime due giornate di campionato. Due dimensioni completamente inconciliabili, due modi completamente diversi di vivere il primo atto del fantacalcio.

Lasciamo un attimo perdere quel Quasimodo che ha mietuto tante vittime al liceo. Secondo la “Guida galattica per gli autostoppisti” la risposta fondamentale è “42”. Quale sia la domanda è poco chiaro ma per chi fa l’asta a campionato iniziato quel 42 potrebbe essere la risposta al dubbio amletico «quanto pagherò Alonso?». 42. Su 1000 crediti. Fare l’asta dopo due giornate toglie il sapore della scommessa ad un credito. Quei nomi che potevate portare a casa a pochi spiccioli tra le risatine degli avversari ora costeranno come un big. Quei nomi che vi eravate segnati a giugno nella speranza che non facessero nulla nei primi centottanta minuti.

«Ascolta, posso proporti uno scambio?»

Per chi ha fatto l'asta a Ferragosto sosta fa rima semplicemente con mercato. C’è sempre qualcuno che ammaliato dalle sirene di Laudisa e Criscitiello risparmia tantissimo all'asta nella speranza di vedere arrivare in Italia Draxler e Ibrahimovic. Anche quest’anno non è andata come ci si poteva aspettare però. Niente colpo da 90 nelle ultime ore di mercato, niente più Milito che va al Genoa per fare il titolare fisso. Inamovibile. Sì, c’è Giaccherini che torna a respirare l’aria emiliana ma nessun Principe pronto a regalarvi anticipi da favola. Ecco allora che provate ad imbastire scambi al limite dell’assurdo, cose che non si vedono nemmeno nei bazar di Tunisi. «Ti cedo Gnoukouri più 100 milioni per Candreva così sei il più ricco all’asta di gennaio e puoi prendere chi vuoi di quelli che arrivano». Nessuno ovviamente accetterà. E vi porterete quei soldi risparmiati a giugno. Quando non vi serviranno assolutamente a nulla. Non imparerete proprio mai.

tutte le notizie di