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CBD e calcio: un potenziale alleato per recupero, performance e benessere

Redazione Betting
Il CBD nel contesto calcistico Negli spogliatoi del calcio moderno, tra rulli di schiuma, fasce elastiche e shaker di proteine, si sta facendo strada un nuovo protagonista: il CBD, acronimo di cannabidiolo, un estratto naturale della pianta di...

Il CBD nel contesto calcistico

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Negli spogliatoi del calcio moderno, tra rulli di schiuma, fasce elastiche e shaker di proteine, si sta facendo strada un nuovo protagonista: il CBD, acronimo di cannabidiolo, un estratto naturale della pianta di canapa. Negli ultimi anni sempre più calciatori e sportivi amatoriali lo utilizzano come possibile alleato per ridurre infiammazione, migliorare il sonno e favorire il recupero muscolare. Non si tratta di un farmaco miracoloso, ma le sensazioni riportate dagli atleti e alcune ricerche scientifiche evidenziano benefici notevoli, soprattutto nel contesto di allenamenti intensi e partite impegnative.

Il “quarto tempo” del calcio: l’importanza del recupero

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Ogni allenatore lo sa: il vero lavoro del calciatore non finisce al triplice fischio.

Il corpo ha bisogno di recuperare, rigenerare le fibre muscolari, smaltire le micro-infiammazioni causate dallo sforzo e riequilibrare il sistema nervoso. Dormire male, accumulare stress o sottovalutare i tempi di recupero porta rapidamente a un crollo delle performance e aumenta il rischio di infortuni.

Ed è questo scenario che il CBD entra in gioco: studi recenti pubblicati su riviste come Frontiers in Pharmacology (2022) e Sports Medicine – Open(2023) hanno dimostrato che il cannabidiolo può interagire con il sistema endocannabinoide, una rete di recettori nel corpo che regola infiammazione, dolore, stress e umore.

In parole semplici: prodotti come l’Hash CBD, aiutano l’organismo a ritrovare equilibrio, riducendo l’impatto dell’allenamento intenso sui muscoli e sul sistema nervoso.

Pre‑allenamento: più focus e meno tensione

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Molti atleti professionisti — dal basket all’MMA, fino al calcio — utilizzano il CBD prima dell’attività fisica, per migliorare la concentrazione e rilassare i muscoli.

Alcune ricerche preliminari (Journal of Clinical Psychopharmacology, 2019) hanno evidenziato che dosi moderate di CBD possono ridurre la risposta ansiogena e favorire la calma senza effetti psicoattivi.

Nel contesto calcistico, questo può tradursi in maggiore fluidità nei movimenti e minor rigidità nei primi minuti di allenamento o partita. Questo perché un corpo meno “teso” risponde meglio ai carichi di lavoro e una mente più calma consente di mantenere lucidità anche sotto pressione — un vantaggio sia per i calciatori, sia per i fantallenatori stressati da un rigore sbagliato all’ultimo minuto.

Infortuni: supporto naturale nel percorso di recupero

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Gli infortuni fanno parte della vita di ogni calciatore: contratture, stiramenti, infiammazioni articolari. Il CBD è oggetto di numerose ricerche per la sua azione antinfiammatoria e analgesica naturale.

Uno studio pubblicato su Bioorganic & Medicinal Chemistry (2020) ha dimostrato che il cannabidiolo riduce la produzione di citochine infiammatorie, sostanze coinvolte nella risposta al danno muscolare. Un altro lavoro su European Journal of Pain (2021) ha osservato che l’applicazione topica di CBD può attenuare il dolore localizzato nei tessuti muscolari e articolari.

Per un calciatore in riabilitazione, questo può significare minor dolore residuo e miglior comfort durante gli esercizi di recupero. Non si tratta di sostituire fisioterapia o terapie mediche, ma di un possibile coadiuvante naturale che può migliorare la qualità del percorso di guarigione.

Post‑allenamento: sonno, rigenerazione e performance

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Uno dei benefici più documentati del CBD riguarda il sonno, un fattore spesso trascurato ma fondamentale per la resa sportiva.

Durante il sonno profondo, il corpo rilascia ormone della crescita (GH) e rigenera le fibre danneggiate. Uno studio dell’Università del Colorado (2019) ha mostrato che il CBD può migliorare la qualità del sonno in soggetti con disturbi lievi, riducendo l’agitazione e facilitando il rilassamento.

Per un atleta — o un fantallenatore in ansia per la giornata successiva — dormire meglio significa un miglior recupero muscolare, meno stress e maggiore concentrazione.

Non a caso, sempre più programmi di preparazione atletica inseriscono il sonno tra i parametri chiave della performance, al pari della nutrizione e della forza esplosiva.

CBD e benessere oltre lo sport: peso corporeo e metabolismo

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Il cannabidiolo non influenza solo la performance fisica, ma può avere effetti positivi più ampi sul benessere generale. Alcune ricerche emergenti suggeriscono che il CBD possa contribuire a regolare il metabolismo e favorire l’equilibrio del peso corporeo, agendo indirettamente su appetito e risposta infiammatoria.

Da una parte, il CBD può aiutare a gestire i picchi di fame, favorendo scelte alimentari più consapevoli, dall’altra riduce l’infiammazione cronica, che spesso ostacola la perdita di peso, e supporta l'equilibrio ormonale, nonché fattori fondamentali per mantenere energia e vitalità nel lungo periodo. In questo senso, il CBD diventa non solo un alleato del recupero muscolare e del sonno, ma anche un integratore naturale per sostenere la salute complessiva di corpo e mente, rendendo più facile affrontare allenamenti intensi, gare e impegni quotidiani con maggiore equilibrio e benessere.

CBD nel calcio di oggi

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Anche se nel mondo del calcio non esistono ancora linee guida ufficiali sull’uso di CBD, molti preparatori atletici e fisioterapisti stanno iniziando a studiarne l’inserimento in protocolli di defaticamento e massaggio post‑partita.Nei club della Premier League, negli Stati Uniti e in MLS, il CBD è già entrato nella routine di recupero di alcuni team, soprattutto sotto forma di oli da massaggio o gel lenitivi post‑partita.

Il motivo è semplice: meno infiammazione, meno dolore, più riposo, e quindi più continuità negli allenamenti. E la continuità, soprattutto per un calciatore, è oro.