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Una Juventus “innaMORATA” conquista l’undicesima

Fabiola Graziano

Dopo lo scudetto, i bianconeri si aggiudicano anche la Coppa Italia battendo il Milan in finale

"E double storico fu. Perché quando c'è da aggiungere una nuova pagina agli annali del calcio italiano la Juventus non si tira mai indietro. E così, con l'undicesima Coppa Italia ormai in tasca, la Vecchia Signora può finalmente dire di essere la prima squadra ad aggiudicarsi il duplice trono d'Italia per due volte consecutive. Mica male per chi, a detta degli "esperti", era tagliato fuori dai giochi già ad ottobre. Verrebbe da definirla, allora, un'autentica impresa figlia del duro lavoro, ma soprattutto della pazienza e dell'orgoglio, caratteristiche che sono emerse anche nella finale di ieri sera all'Olimpico contro il Milan.

MILAN - JUVENTUS: IL RESOCONTO DELLA GARA

"Sulla carta si trattava di una finale affascinante e segnata dalla netta superiorità di Madama, ma di fatto si è assistito a un match privo di emozioni, a tratti anche noioso, che ha visto la squadra di Cristian Brocchi gettare il cuore oltre l'ostacolo per circa 110' di gioco in cui, complici le disattenzioni e l'atteggiamento di superficialità di molti dei bianconeri in campo, si è proposta in avanti creando qualche problema alla retroguardia di Massimiliano Allegri. "A quel punto ho dovuto decidere se portare la partita ai rigori oppure spaccarla: ho optato per quest'ultima scelta e sono stato premiato". Così il tecnico livornese nell'immediato post-gara ha spiegato la mossa vincente che gli ha consentito di mettere le mani sul quinto trofeo in soli due anni alla guida della Juve. Una mossa che sa di tridente offensivo e che si riassume nel nome di Álvaro Morata, colui che assieme ai precedenti ingressi di Cuadrado e Alex Sandro ha saputo rompere gli equilibri di un match assopito e firmare la rete della vittoria in appena due minuti di gioco.

MILAN - JUVENTUS: THE MAN OF THE MATCH

"D'altronde, Mister Max lo aveva detto nel pre-partita: "La differenza la faranno le giocate dei singoli". E non di un singolo qualunque, bensì di quello che nello spogliatoio bianconero potrebbe essere tranquillamente definito "l'Uomo delle Coppe": basti pensare da un lato a questa TIM Cup di cui si è reso protagonista assoluto e che gli consentito di riportarsi alla ribalta dopo il periodo buio attraversato ad inizio stagione, e dall'altro - fatta eccezione per la trasferta a Siviglia - alle sublimi performance sfoggiate questo e lo scorso anno in Champions League, che sembra davvero essere il suo habitat naturale. Sarà allora per questo, e per quel "l'anno prossimo vogliamo e dobbiamo fare un'ottima Champions" più volte ripetuto nelle ultime settimane, che Beppe Marotta farà di tutto per annullare quella benedetta clausola di recompra da parte del Real Madrid, della quale non si conosceranno gli sviluppi almeno fino a che i blancos non si giocheranno il titolo di Campioni d'Europa contro l'Atlético Madrid. In attesa di scoprire qualcosa in merito, in quel di Torino e dintorni fraterni di tifo ci si gode l'ennesimo titolo condito dall'ennesimo record e si spera che il proprietario di quella maglia numero 9 urli ancora a squarciagola "Vamos Juve" piuttosto che "Hala Madrid".