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Torino, Cairo: “Se ne prenda atto, la ripresa è impossibile”

Il presidente del Toro è d'accordo con il Professor Rezza, dirigente dell'Istituto Superiore di Sanità.

Carlo Cecino

"Urbano Cairo, numero uno del Torino, non deroga dalla sua linea di massima cautela che, se alla fine dell'eventuale incertezza venisse adottata dalla Federazione, porterebbe alla conclusione dell'attuale stagione agonistica senza l'assegnazione dello Scudetto: "Ha ragione il professor Rezza, (dirigente dell'ISS) riprendere a giocare il campionato a fine maggio è impossibile" le parole di Cairo su La Gazzetta dello Sport di oggi a seguito di un'intervista rilasciata all'agenzia Ansa. "Ha parlato un uomo di scienza e ha detto una cosa che io sostengo da tempo semplicemente perché ho una certa dimestichezza con i numeri: con la situazione attuale, non esiste pensare a giocare tra un mese e mezzo. Purtroppo. E sottolineo il purtroppo, visto che oltre al Torino ho la Gazzetta dello Sport e dunque avrei interesse a che si riprendesse, per motivi evidenti" continua il patron dei Granata.

CINA, EUROPEI E GIOCHI OLIMPICI

"Per rinvigorire la sua posizione, Cairo prende ad esempio la Cina: "Se in Cina hanno fatto il lockdown per due mesi e mezzo, e con misure molto più stringenti, facendo lo stesso qui da noi arriviamo a poterci allenare come minimo a fine maggio: e quindi poi a giocare il campionato da fine giugno, rischiando di giungere alla conclusione in agosto e rovinando dunque la prossima stagione sportiva. Questo è impossibile, e io l'ho sempre detto" spiega alla maggiore agenzia giornalistica italiana.

Il presidente del Torino conclude riflettendo su un altro paragone importante: "Anche Ceferin e Bach dicevano che non avrebbero rimandato Europei e Giochi Olimpici. Il problema non è quello che desidera l'editore della Gazzetta o il proprietario del Torino o di un'altra squadra. Il problema è che questa pandemia ha una forza senza precedenti". La posizione di Cairo è quindi netta.

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