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Spadafora: “Nessun ostrazionismo, pronti a rivedere quarantena di squadra. Un presidente furbetto non ha fatto rispettare le regole”

Il ministro dello Sport pronto ad un passo indietro sulla quarantena di squadra in base alla curva di contagi.

Mario Ruggiero

"Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, è intervenuto su Rete 4 a ‘Stasera Italia‘. Nel lungo intervento, ha toccato vari argomenti dalla ripartenza della Serie A alla revisione della norma di quarantena di squadra.

Questo il pensiero di Spadafora: “Ci sono due cose importanti per il fischio d’inizio avvenga il 13 giugno: lunedì dovevano riprendere gli allenamenti sulle basi di un protocollo FIGC proposto dalla Lega Serie A un mese fa, dal presidente Dal Pino, oggi capiamo che la Lega ha difficoltà ad attuale il protocollo che ci ha proposto. Non lo abbiamo chiesto noi però, lo avevano proposto loro. Non hanno strutture o centri adatti e se ne rendono conto oggi, specie sull’autoisolamento. Lunedì ripartono tutti gli altri sport di squadra e possono continuare ad allenarsi distanziati, la FIGC può farlo con le regole degli altri sport. Se così non possono partire gli allenamenti riparliamone, è giusto che ripartano, ma non vedo perché il 13 giugno non possa ricominciare il calcio. Quarantena di gruppo? Vediamo con l’evoluzione che ci sarà nei prossimi dieci giorni quando dal 18 maggio ci sarà la vera riapertura. Se la curva del contagio lo consente massima disponibilità a rivedere la norma sulla quarantena di squadra. No a ostruzionismo. Nessuno ostruzionismo o voglia di creare difficoltà, ma le regole che sono in vigore devono essere rispettare”, ha concluso Spadafora.

Infine, stoccata a Lotito, presidente furbetto che non ha fatto rispettare le regole (qui, l'approfondimento): "Se la FIGC ritiene che non ci siano le condizioni di auto-isolamento per tutta la squadra, possono allenarsi lo stesso, purchè come per tutti gli altri sport, rispettino le regole minime come il distanziamento. Ieri abbiamo visto che un presidente furbetto ha fatto allenare la squadra insieme senza rispettare le regole”.

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