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Serie A, tutte le precauzioni per una possibile ripresa

I medici Figc stanno studiando il protocollo da far attuare alle squadre della Serie A per una ripresa del campionato

Carlo Cecino

Squadre al lavoro, "luoghi chiusi" e norme igieniche-comportamentali. Sono alcuni degli aspetti trattati ieri dalla Figc per una possibile ripresa degli allenamenti delle formazioni di Serie A. La commissione medica della Federcalcio, come riporta la Gazzetta dello Sport, sta lavorando per una "analisi e definizione del protocollo di garanzia per il mondo del calcio in merito alla ripresa dell'attività sportiva". E nella nota diffusa dopo la riunione di ieri è emersa come raccomandazione che "nella prima fase il "gruppo squadra" sia raccolto in un luogo "chiuso" (centri sportivi o di allenamento e simili), ovviamente sanificato e rispettoso di tutte le norme igieniche-comportamentali per coloro che non appartengono al gruppo ristretto". Una questione che comprende non solo i calciatori, bensì anche lo staff tecnico, medici, fisioterapisti e magazzinieri, si legge sulla Rosea.

LO STOP E I CONTROLLI

"Per il ruolo che il calcio ricopre sono convinto che potremo dare un contributo importante a tutto il Paese" ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina a La Gazzetta. "Se e quando dovessimo avere luce verde per una graduale ripartenza, il mondo del calcio deve farsi trovare pronto" prosegue il numero uno federale. Intanto i divieti in tutta Italia saranno prorogati probabilmente dal 13 aprile al 3 maggio. Si dovrà quindi ripartire in sicurezza, altrimenti si starà fermi, perché la salute viene prima di tutto ed il protocollo sarà esteso anche a tutta la classe arbitrale. Quanto concerne i controlli, l'impostazione è quella di monitorare attentamente i calciatori positivi e attualmente guariti per verificare gli effetti del virus. "Check" che saranno effettuati anche a tutti gli altri con test sierologici ed esami del sangue.

LO SPARTIACQUE 

Chiaro che la discriminante principale riguarda le distanze interpersonali di sicurezza. Possibile che nella seconda metà di maggio potranno arrivare novità su quest'aspetto cruciale per una possibile ripresa della Serie A. Intanto, all'inizio del prossimo mese, salvo ulteriori proroghe, potrebbero cominciare gli screening e i primi allenamenti soft. Poi c'è la fatidica domanda: quando potranno riaprirsi le danze? Stando a La Gazzetta dello Sport, le prime ipotesi paventate indicano il 31 maggio o del 7 giugno come data X per la ripresa del campionato, così da provare a terminare la stagione per metà luglio e lasciare spazio alle coppe europee sfruttando la disponibilità lasciata dall'Uefa per la priorità ai campionati nazionali.

Anche la Serie B e la Serie C fanno parte dello stesso discorso. Nel frattempo, entro domani calciatori ed allenatori dovrebbero far pervenire alla Commissione le loro osservazioni, in vista della riunione di martedì prossimo. Il calcio vorrebbe provarci, ovviamente a porte chiuse, condizionato naturalmente dall'indispensabile via libera del governo Conte, conclude la Gazzetta dello Sport.

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