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Serie A, le soluzioni per stipendi e ripresa: pronta una riduzione

Mauro Maccioni

Se il campionato non riprenderà a maggio la situazione economica dei club ne risentirà e sarà quindi necessario un taglio stipendi

La situazione è sempre quella, senza nessuna svolta. Normale, data l'emergenza che l'Italia, e non solo, sta affrontando. Ieri, però, si è mosso qualcosa ed è stata organizzata una video riunione tra Lega e Figc. L'ordine del giorno? Discutere di un taglio degli stipendi, con la questione che è stata posta ufficialmente.

LE DUE IPOTESI PER AFFRONTARE LA CRISI

Da quello che filtra, sono due le soluzioni possibili per affrontare la crisi economica dei club. La prima riguarda una sospensione totale degli stipendi, la seconda una riduzione proporzionale. Partendo dalla prima, si nota come il concetto sia molto semplice: tu non lavori, e quindi non ti alleni e non giochi, io non ti pago. Questa soluzione è, probabilmente, la più difficile da percorrere perché, diciamolo chiaro e tondo, ci sono parecchi interessi in gioco. Comunque, la soluzione di una sospensione dello stipendio durante il periodo di inattività è stata vagliata e non esclusa. La seconda idea, più percorribile, è quella di una riduzione proporzionale dei guadagni fino ad arrivare al 30% di taglio. Per intenderci, con riduzione proporzionale si intende che chi guadagna un milione netto avrà una riduzione maggiore rispetto a chi ne prende 100 mila.

POSSIBILE CALENDARIO CON COPPE POSTICIPATE

Un'idea nata nell'ultimo periodo riguarda la ripresa dei campionati. Nel caso in cui, infatti, non si riesca a ricominciare a maggio, la Uefa ha proposto un calendario abbastanza peculiare. Verrebbe data la priorità alle competizioni nazionali, posticipando tutte le coppe alla chiusura dei campionati, come in una specie di torneo estivo, se passate il paragone. Questo, però, è un calendario stretto e difficile da applicare, e che, sicuramente, avrebbe ripercussioni anche sulla stagione successiva. Rimane quindi più forte l'idea della cristallizzazione della classifica, senza l'assegnazione del titolo e con la salita in Serie A di due squadre dal campionato cadetto. In questo modo si avrebbe un campionato da 22 squadra che, nella stagione successiva, ritornerebbero ad essere 20.

Queste sono tutte le soluzioni proposte, ora resta solo da aspettare. Infatti, tutte le parti si sono trovate d'accordo nell'aspettare aprile, nell'attesa di sapere qualcosa di nuovo sulle restrizioni. Solo in quel momento, allora, si parlerà con convinzione dell'argomento.