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Sassuolo, De Zerbi: “Sono stupito da Kyriakopoulos. Berardi c’è”

Il tecnico neroverde ha presentato il match casalingo contro il Cagliari.

Fabiola Graziano

Prima l'impresa del pareggio strappato in campionato alla Juventus, poi la debacle in Coppa Italia contro il Perugia. Emozioni altalenanti in questa settimana per il Sassuolo, che ora sotto la saggia guida di Roberto De Zerbi deve assolutamente ripartire, malgrado l'avversario di turno sia il temibile Cagliari.

LE PAROLE DI DE ZERBI

Sulla partita: "Il Cagliari è quarto e questo fa capire il valore della squadra. Hanno entusiasmo, ma noi vogliamo fare punti, prestazioni buone. Sappiamo che sarà una gara difficile, perché loro la sporcano, pressano, sono bravi nel gioco aereo e sarà una partita diversa da quella di Torino. Loro sono bravi nei cross, vanno in tanti ad attaccare la porta. Hanno gente forte fisicamente e tecnicamente, hanno esperienza. Hanno tante qualità ma come dico sempre, cerco sempre di concentrarmi sulla mia squadra perché anche noi abbiamo qualità importanti, possiamo mettere in difficoltà il Cagliari e tutte le squadre, dobbiamo guardare a cosa possiamo fare noi".

Tra recuperati e indisponibili: "Ferrari viene in panchina, Rogerio va a giocare con la Primavera. Berardi ci sarà, non so se lo utilizzerò per una parte di gara, o meno. Voglio parlare con lui anche".

Tra centrocampo e attacco: "Traoré e Djuricic potevano fare qualche gol in più, gli attaccanti però hanno segnato tanto, Boga 4, Caputo e Berardi 7. Sicuramente dai 4 attaccanti mi aspetto tanti gol, anche da Boga. Berardi è partito alla grande, Caputo è una certezza. Defrel non sta bene e spero che si sblocchi perché è un titolare assoluto della squadra. Giocando con i due mediani, è difficile che il centrocampista vada al tiro, meglio invece per il trequartista. Da loro mi aspetto la qualità nell'ultima giocata. Se ci sono i gol meglio, ma da Traoré e Djuricic è un dovere aspettarsi la qualità nella giocata".

Su Locatelli: "Il Locatelli visto a Torino è un giocatore di livello assoluto. Se gioca così 38 partite, io non lo metto in discussione e lui andrà a giocare in squadre che faranno le coppe. Il problema suo è l'alternanza, la non continuità, ma non mentale perché è uno dei più calciatori dal punto di vista delle qualità, conosce le sue qualità, ha l'autostima giusto per fare il calciatore, si perde nel ricercare l'intensità dell'allenamento e quando abbassa un attimo le sue prestazioni diminuiscono in maniera vistosa".

Su chi l'ha stupito maggiormente: "Kyriakopoulos. Ha stupito tutti, probabilmente anche se stesso. Dopo la Juve mi ha abbracciato, mi ha guardato con un sorriso, e lì è venuta fuori la modalità con la quale è arrivato: lasciare il campionato greco e affrontare Higuain e Ronaldo e uscire con un punto. Lui sembra un veterano, ma è ancora giovanissimo. Anche Locatelli e Magnanelli stanno facendo bene. Turati ha fatto benissimo, Boga sta trovando la maturità che quest'anno invochiamo per Traoré e gli altri giovani, Toljan sta crescendo. Su Turati dobbiamo andare con i piedi per terra: domani giocherà lui, è un ragazzino del 2001 e deve stare tranquillo, voglio che sia sereno, con la possibilità di sbagliare, non con la pressione che i media e il mondo calcistico gli hanno messo addosso. Se vuole fare questo lavoro deve abituarsi a queste pressioni, senza che diventino un problema più grande di quello che è".

Sul ko con il Perugia: "Se per contrastare le qualità degli altri la metti nel loro campo preferito, allora devi irrobustire la mediana. Se invece cerchi di fare risaltare le tue qualità, allora vai secondo quella che è la tua idea. Non vuol dire essere presuntuosi, vuol dire giocarsela con le proprie armi. Non so se con il Cagliari giocheremo a 3 o a 4 dietro, perché potrebbe essere una soluzione per le loro due punte, vediamo. Con il Perugia siamo stati bravi a leggerla. Se vediamo il risultato fa arrabbiare, invece se la vai a leggere non c'è da arrabbiarsi perché abbiamo creato tante occasioni da gol, perché abbiamo subito gol stupidi e perché non potevo fare la formazione in maniera diversa. O fai giocare chi ha giocato a Torino ma non ce la poteva fare, oppure fai giocare giocatori che hanno la mia stima e quella della società come Tripaldelli, Muldur e Raspadori, però accetti la mancanza di ritmo".

Sulla difesa a 3 e su Obiang centrale: "Vediamo. C'è Obiang oppure Peluso, non ho ancora deciso".

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