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Sassuolo, De Zerbi: “Magnanelli, Djuricic e Berardi sono in dubbio”

Il tecnico neroverde ha presentato il match casalingo contro il Napoli.

Fabiola Graziano

I risultati utili consecutivi ottenuti contro due compagini forti come Juventus e Cagliari e nel recupero infrasettimanale della 7a giornata contro il Brescia hanno restituito il sorriso al Sassuolo. Mister RobertoDe Zerbi e i suoi neroverdi ora, hanno la giusta determinazione per affrontare un Napoli sempre più in crisi.

LE PAROLE DI DE ZERBI

Sulla partita: "Se abbiamo coraggio, se siamo attenti, facciamo partite buone. Spero sia certezza anche domani alle 23 perché vuol dire che non abbiamo sbagliato niente. Incontriamo una squadra forte che non sta passando un periodo brillante ma sono forti, arriveranno carichi e noi dovremo essere più carichi perché i valori sono diversi e dobbiamo essere più affamati di punti perché ci servono. Gattuso avrà preparato benissimo la partita, come ha fatto sempre e come fa sempre, non li troveremo di sicuro impreparati. Hanno qualità altissima nei singoli giocatori. Noi dobbiamo fare una partita giusta, vera, senza pensare che domani è il 22, o a Natale, o a Capodanno. Ci alleniamo domani mattina e non c'è pericolo di vedere bagagli nello spogliatoio. Sappiamo che stiamo facendo bene, consapevoli che quanto fatto fino a ieri poi non conta più".

Sugli indisponibili: "Magnanelli, Djuricic e Berardi sono col punto di domanda. Qualcuno di loro mi ha dato disponibilità perché non vuole star fuori, ma è in una situazione pericolosa. Non voglio rischiare niente perché in questo periodo, negli ultimi 6 mesi, siamo stati tartassati di infortuni e non ne stiamo venendo ancora fuori. Ho una rosa importante e riesco a sopperire alle assenze di chiunque, ma preferisco scegliere al completo. Anche domani la formazione la farò in base a quelli che reputo migliori negli undici, considerando che le partite si possono modificare in corso. Berardi? Non voglio rischiare nessuno, come non ho rischiato Pegolo a Torino con la Juve e con il Cagliari, Consigli con la Juve, Ferrari quando è rientrato prima del tempo. Gioca Muldur a destra al posto di Toljan, che sta crescendo e diventerà un giocatore importante. Ha 20 anni e deve avere il tempo".

Su Marlon: "Mi auguravo questa crescita. Ha tutto per diventare un difensore di una top squadra europea. L'anno scorso ha fatto benissimo nei primi 6 mesi, con qualche alto e basso dovuto alla superficialità. Poi è stato fermo 5 mesi per infortunio, lo stiamo recuperando e se continua a giocare così diventa un giocatore forte, a livello di Demiral con caratteristiche diverse. Sta a lui, così come sta a Locatelli, a Traoré, a Boga".

Sul modulo: "Nei primi mesi sono stato in difficoltà. Alleno da 7 anni, non parto mai con un sistema di gioco. Non ho un sistema preferito e non ho un sistema che odio o non mi piace. Cerco di mettere i giocatori nelle posizioni migliori, mantenendo i miei principi. Poi mi sono accorto che l'ampiezza è uno dei parametri indispensabili per questa squadra. Il sistema aiuta a trovare le posizioni, una continuità di prestazioni, ma per esempio con la Fiorentina nel secondo tempo giocavamo con il 4-2-3-1 e non abbiamo fatto bene. La svolta è stato il secondo tempo con la Fiorentina, dove abbiamo meritato di perdere non per le occasioni avute, bensì per l'atteggiamento che abbiamo avuto".

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