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Marotta: “Icardi alla Juve? Lo escludo. Su Dzeko e Barella…”

Ad aprire la conferenza stampa ci ha pensato l'amministratore delegato dell'Inter, Beppe Marotta, dopo le parole di ieri che riguardano Icardi e Nainggolan 

Massimo Angelucci

Non solo le prime dichiarazioni da allenatore dell'Inter di Antonio Conte (leggi qui). Ad aprire la conferenza stampa ci ha pensato l'amministratore delegato dell'Inter, Beppe Marotta, che, dopo le parole di ieri che riguardano Icardi e Nainggolan, ha parlato anche di altri temi.

LE DICHIARAZIONI DI GIUSEPPE MAROTTA

"Fair Play Finanziario: "Facciamo subito una comunicazione importante prima di partire con la conferenza stampa: siamo usciti dal settlement agreement, un buon viatico per il futuro. Un ringraziamento alla società ed al management, rappresentato qui da Piero Ausilio. Gli uomini che compongono il progetto ed i valori di ogni componente. I valori sono: la cultura del lavoro, la cultura della vittoria ed il senso di appartenenza".

"La scelta di Antonio Conte: "Parlando di uomini, abbiamo scelto Antonio Conte, è stata una decisione molto veloce perché crediamo fortemente in lui. La figura dell'allenatore è fondamentale, supportato dalla società. In lui ci sono quei valori che ho elencato poco fa. In questo momento è il profilo ideale per l'Inter, un profilo vincente. Il mio compito, insieme a tutti i dirigenti, è quello di dare una mentalità vincente anche fuori dal rettangolo di gioco".

"Il mercato: "I lavori sono in corso. Dobbiamo porci degli obiettivi ambiziosi rispettando il bilancio. Coglieremo le opportunità ma nessuna fretta, gli obietti. Confermo la decisione, sofferta, della società: Icardi e Nainggolan fuori dal progetto dell'Inter. Icardi alla Juventus? In questo momento lo escludo, è utopistico parlare in questo momento anche di uno scambio con Paulo Dybala. La situazioni di NicolòBarella? Rispetto le dichiarazioni del Cagliari ma non le condivido. Bisognerà avere pazienza anche in questo caso. Edin Dzeko? Vale lo stesso discorso di Barella, c'è il rispetto di una società che detiene i diritti sportivi, noi ci muoveremo con grande raziocinio. È come una partita a scacchi".

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