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Lecce, Lapadula: “Liverani mi esalta. Io e Mancosu continueremo a segnare”

L'attaccante dei salentini ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport.

Carlo Cecino

"È in prestito dal Genoa e il Lecce detiene un diritto di riscatto di quasi 8 milioni di euro per impossessarsi del suo cartellino. Gianluca Lapadula sta nella villa presa in affitto alla periferia della città pugliese e attende l'evolversi della situazione per quanto riguarda la possibile ripresa del campionato. "In casa sto benissimo, mi godo la famiglia. Ma prego perché il mondo torni alla normalità: tanti morti, anche tra medici e infermieri, straordinari eroi, e milioni di contagi. La vita non sarà più come prima" ha rivelato il numero 9 del Lecce a La Gazzetta dello Sport.

"Ha poi detto la sua su un'eventuale riapertura delle danze in Serie A: "Posso solo sperare. Ma il calcio verrà dopo, perché conta la salute. Certo, anche in casa ci prepariamo, pensando alle 12 partite che mancano. Scienziati e istituzioni valuteranno i rischi. Comunque, sarà un calcio stravolto, con gli stadi vuoti, per mesi: un'assenza pesante soprattutto per il Lecce, che può contare su 19.000 abbonati, praticamente il nostro giocatore in più" dice Lapadula.

"L'ex Milan si sposta sul lato puramente sportivo, commentando i sette gol timbrati in campionato fino a prima della pausa: "Non mi pongo limiti. I gol più belli sono stati quelli contro Samp e Sassuolo. Ho trovato un ambiente ideale e Liverani sa toccare le corde giuste, proponendo un gioco offensivo nel quale esalto le mie caratteristiche: attaccare la profondità, fare pressing sino a metà campo, per supportare la fase difensiva. Con lui ho un grande rapporto" racconta Lapadula alla Rosea.

"L'attaccante gialloblù ripercorre poi alcuni passi della sua carriera: "Da bambino, nel vivaio della Juventus, ero portiere, intrigato dai racconti di mio padre che aveva quel ruolo nei campionati dilettantistici; poi trequartista e seconda punta, con Del Piero mio campione preferito". Lapadula inoltre spiega l'approdo ad alti livelli ad età più inoltrata rispetto agli standard e cosa prevede il suo imminente futuro: "Avrò avuto le mie colpe, però nel Parma, dieci anni fa, ho perso un'intera stagione per la scelta di Leonardi di mandarmi all'Atletico Roma, dove neppure fui utilizzato - specifica il centravanti salentino - Penso solo alla salvezza con i giallorossi. Sono ambizioso, sapevo che Lecce sarebbe stata per me una tappa fondamentale. I tifosi mi fanno sentire importante, amo la città".

"Se la Serie A ripartirà, il Lecce avrà un avvio ripidissimo da scalare contro Milan e Juventus: "Penso alla sfida da ex contro i rossoneri e Gigio Donnarumma, il compagno più forte che abbia mai avuto. Pesa il fattore incertezza, per tutti, non sapendo quando davvero il campionato ricomincerà. Sarà decisiva la preparazione che faremo due settimane prima di ripartire. Io e capitan Mancosu continueremo a segnare, sapranno essere determinanti pure Farias e Babacar, ormai recuperati, e Saponara e Falco, i nostri inventori di gioco" conclude Lapadula a La Gazzetta dello Sport.

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