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Inter, c’è un nuovo sceriffo in città: al fantacalcio arriva Diego Godin

E' arrivata l'ufficialità dell'arrivo del "faraone": Diego Godin è pronto a mettere a disposizione della corte di Conte la sua esperienza e attitudine alle competizioni internazionali.

Giuseppe Ronco

"Era ormai notizia nota e data per certa quella delle nozze tra Godin e l'Inter. Ma, in questo calciomercato sempre più fluido e imprevedibile, mai dire mai. Così l'ufficialità dell'ingaggio del calciatore uruguagio da parte dei nerazzurri è stata accolta con entusiasmo con un video degno di una star. Perchè il difensore classe '86 arriva a Milano proprio con quell'aura intorno. Una carriera imponente alle spalle, un'esperienza internazionale che nessuno degli uomini alla corte di Conte può vantare. Ora si tinge di nerazzurro, firmando un contratto fino al 2022 a 4.5 milioni a stagione (6 in caso di raggiungimento di determinati bonus).

- Bonus dalle retrovie

Tutti ricorderemo il gol su calcio d'angolo che condannò l'Italia all'uscita dai Mondiali del 2014. Godin prese l'ascensore e svettò di testa a 9 minuti dal termine, segnando uno dei suoi tanti gol in carriera. Diciamolo subito: l'uruguagio è stato un "bomber" per il suo ruoloe può tranquillamente riconfermarsi anche quest'anno, motivo per il quale può essere considerato da subito un difensore da prima fascia al Fantacalcio. Il suo record personale in un singolo campionato ammonta a 4 gol, è ragionevole aspettarsene almeno tra i 3 e i 5 nell'Inter di Conte. Bonus naturalmente affiancati da una media voto che dovrebbe essere di tutto rispetto.

- Gestione del budget

Come appena detto, Godin può essere considerato un difensore di prima fascia. Conte è una garanzia sull'aspetto difensivo ed il trio Skriniar, Godin, De Vrij dovrebbe garantire buone prestazioni all'intero comparto. La nostra previsione è che possa occorrere almeno il 4/5% del budget (a titolo di esempio, con 500 fantamilioni a disposizione, difficilmente lo si comprerà a meno di 20 fantamilioni).

Li vale? A nostro avviso si. Chiaramente ci sono le incognite età e approccio alla Serie A, ma immaginarcelo come una fanta-delusione è sinceramente dura.

- Posso acquistarlo in coppia con un altro difensore?

In questo momento è difficile rispondere. Non è ancora stato individuato un suo alter-ego preciso. In organico c'è Ranocchia che potrebbe prendere il posto di Godin quando riposerà (perché qualche partita la salterà). Incognita D'Ambrosio che potrebbe essere adattato, ma è ancora tutto da stabilire. Ragion per cui, oggi, se volete annotarlo sul vostro taccuino, consideratelo da solo (a meno che non decidiate di spendere più budget ed assicurarvi almeno due difensori su tre del terzetto sopra-citato.

- Godin: il passato

"Inizia a muovere i primi passi nel mondo del calcio in Uruguay, con la maglia del Cerro. L'avventura in patria dura soltanto fino al 2007, quando il Villareal lo preleva e lo porta oltreoceano. Tre stagioni nel Sottomarino Giallo, imponendosi progressivamente e racimolando 91 presenze e 4 reti, e poi via verso una nuova meta, l'Atletico Madrid, dove approda nel 2010. Nei nove anni con la maglia biancorossa Godin ha collezionato successi su successi, e i numeri parlano da soli: 389 presenze complessive coronate da 27 reti. Vero e proprio pilastro della squadra, mai sotto le 30 presenze in Liga nelle ultime sette stagioni, Godin può vantare un Palmarès da grande campione. Una Coppa di Spagna (2012-2013), una Supercoppa (2014) e perfino uno dei 10 titoli nazionali dell'Atletico nella stagione 2013-2014. E non solo in Spagna, anzi: 76 presenze e 8 reti tra Europa e Champions League lo qualificano come una certezza anche a livello internazionale. Non semplici presenze da spettatore, perché Godin ha giocato due finali di Champions (nel 2014 e nel 2016), vinto tre Supercoppe europee (2012, 2018 e 2010, proprio ai danni dell'Inter) e due Europa League (2011-2012 e 2017-2018). Il tutto coronato dal primato assoluto di presenze con la nazionale uruguaiana: 131 volte in campo, 8 gol e la Coppa America vinta nel 2011. 

- Godin: il presente

"Aveva già annunciato, a Maggio, che non ci sarebbe stato rinnovo: e così è stato, finendo all'Inter a parametro zero. Il campionato italiano, per lui, è un'esperienza nuova e stimolante dopo più di dieci stagioni in Spagna. Con il suo arrivo Conte ha ottenuto un pezzo pregiato per il reparto arretrato e un calciatore rodato e di grande esperienza europea, ma non solo. Perché affiancare il suo nome a quello di De Vrij e Skriniar permette di comporre un terzetto difensivo, tipico delle squadre del tecnico salentino, che si preannuncia difficilissimo da superare. Aver giocato nell'Atletico in una difesa a 4 non è un problema, perché a un giocatore del suo calibro la duttilità non manca. E proprio alla luce di questo Diego si presenta come un tassello importantissimo per un'Inter che vuole tornare a essere grande. Un "nuovo sceriffo in città", pronto ad ammanettare tutti gli attaccanti che proveranno a passare dalle sue parti.

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