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Fantacalcio e Tattica. Chi sale e chi scende nel Bologna di Vincenzo Italiano

Redazione Fantamagazine
Ogni settimana, con il prezioso contributo degli esperti (qui per accedere ad altri contenuti interessanti) analizzeremo le squadre di Serie A sia in chiave tattica ma soprattutto fantacalcistica. Oggi è il turno del Bologna nell'articolo...

Ogni settimana, con il prezioso contributo degli esperti (qui per accedere ad altri contenuti interessanti) analizzeremo le squadre di Serie A sia in chiave tattica ma soprattutto fantacalcistica. Oggi è il turno del Bologna nell'articolo realizzato da Thomas dal Monte, cui conosciuto come Dalm&Co nel forum Gruppo Esperti.

FANTACALCIO E TATTICA. CHI SALE E CHI SCENDE NEL BOLOGNA DI VINCENZO ITALIANO

Per capire l'appeal fantacalcistico dei calciatori è giusto analizzare tatticamente l'attuale Bologna. Il focus della squadra allenata da Vincenzo Italiano si basa su due principi di gioco fondamentali: l'aggressività nel pressing e l'enfasi del gioco sulle fasce. Questa filosofia è ben illustrata da azioni come il gol nell'1-1 contro il Napoli della scorsa stagione, in cui una rapida verticalizzazione ha portato a un cross teso dalla fascia sinistra e alla finalizzazione con uno splendido taglio di Ndoye verso il centro. Non è raro vedere interpreti votati all'attacco come Odgaard e persino difensori come Lucumì spingersi profondamente nella metà campo avversaria nel primo pressing, a testimonianza di questo assetto volto a soffocare la costruzione dal basso avversaria.

Modulo e Variazioni

Il modulo base confermato per la nuova stagione è il 4-2-3-1. Tuttavia, questo schema è molto fluido:

- Può trasformarsi in un 4-4-2 quando il trequartista si affianca alla punta. Il modulo a 2 punte pure al momento è più una soluzione da gara in corso per aumentare il carico offensivo, come si è visto nell’ultima mezz’ora della partita con il Genoa.

- Può diventare un 4-3-3 quando l'esterno si abbassa a centrocampo. Anche questo modulo rimane una soluzione piuttosto rara, dato il bisogno di Italiano di schermare il primo possesso avversario con il pressing, compito spesso assegnato al trequartista.

Il Ruolo delle Fasce

Le fasce sono il cuore della costruzione offensiva:

a) I compiti di copertura degli esterni possono essere limitati sulla catena di destra, in particolare per Orsolini, che agisce come l'esterno meno votato al ripiegamento difensivo.

b) La maggior parte dei cross (spesso uno schema di finalizzazione ricorrente) arriva prevalentemente dalla fascia sinistra, grazie ai cross di Miranda e Lykogiannis.

Stile di Gioco e Difesa Alta

Il Bologna di Italiano è una squadra molto "diretta". Preferisce avvicinarsi rapidamente all'area avversaria tramite verticalizzazioni veloci o cercando di riconquistare subito la seconda palla, sacrificando in parte un possesso palla prolungato.

In difesa, la squadra mantiene una linea molto alta. Questo approccio, pur essendo proattivo, ha rappresentato una fonte di rischi e gol subiti all'inizio della scorsa stagione, mettendo sotto pressione i difensori centrali e chiedendo loro una prima impostazione che richiede una capacità di concentrazione elevata, che in alcune occasioni li ha portati a concedere pericolose ripartenze.

I Giocatori Chiave

Lo stile di gioco deve essere sostenuto in modo particolare da:

- Giocatori fisici in grado di sostenere prolungati duelli individuali.

- Gli esterni che, nella scorsa stagione, sono risultati i migliori marcatori della squadra.

In sintesi, anche per questa stagione ci si aspetta un Bologna che alterni sprazzi di alta intensità e qualche più rara fase di possesso, con un gioco focalizzato sull'attacco degli spazi laterali e le verticalizzazioni, supportato da una difesa che gioca alta e supporta la pressione offensiva.

UP/DOWN DELL'INIZIO DI STAGIONE - Due sono state le sofferte partenze estive: quelle di Ndoye e Beukema. Se per il primo, perlomeno sulla carta, i sostituti ci sono ed al momento hanno fornito qualche garanzia dal punto di vista delle prestazioni sul secondo c'è attualmente un po' di difficoltà. Più che delle marcature, sostituire Beukema si è dimostrato alquanto complicato in questo inizio stagione. La difesa ha mostrato più di qualche incertezza ed i 2 gol subiti in Salento contro il peggior attacco del campionato ne sono la riprova.

Dal centrocampo in su invece l’assetto è quasi inalterato, ed anzi arricchito di soluzioni offensive con l’inserimento di Bernardeschi, Immobile e Rowe, quest’ultimo acquisto più oneroso dell’era Saputo. Nota a margine per la gestione. Come da record delle 100 formazioni differenti nell’era viola anche quest’anno Italiano ha dimostrato come le gerarchie siano fluide, tanto più puntando a competere in 4 competizioni, e al fantacalcio questo è un fattore che non può essere ignorato per non correre il rischio di giocare in 10.

Scontato ma non troppo il nome di Orsolini, pezzo pregiatissimo del listone, al momento rigorista e primo finalizzatore della squadra. Giocatore che conosciamo fin troppo bene, sicuramente ormai a maturità calcistica raggiunta, ma con alti e bassi che ne potrebbero penalizzare i voti in caso di mancato bonus. Ad ogni modo anche per quest’anno è lecito aspettarsi la doppia cifra di bonus pesanti per lui, salvo infortuni.

Aggiungiamo Skorupski che, nonostante i gol subiti, si sta dimostrando un profilo molto interessante per il modificatore. Nelle prossime settimane ci aspettiamo un miglioramento della fase difensiva, che - una volta registrata - potrebbe dare luogo a qualche clean sheets in più. Per ultimo, Cambiaghi, che salvo turnover e/o rotazioni è il titolare effettivo della fascia sinistra. Chi vede le partite dei rossoblù sa quanto siano fondamentali le sue accelerazioni, anche se per predisposizione di gioco potrebbero arrivare più assist che marcature.

In fascia “media” vale la pena considerare innanzitutto tutti i trequartisti e ulteriori esterni. Da Odgaard a Fabbian, passando per Bernardeschi e Rowe. Il danese è stato uno dei grandi temi di inizio stagione, anche se il gol da subentrato a Lecce (seppur fortunoso) ha dimostrato quanto possa essere fondamentale negli schemi di gioco. Fabbian, dal canto suo, ha persino raccolto più minuti, ma il suo status di centrocampista schermo del primo possesso avversario lo fa relegare ad un ruolo più da jolly. Infine, l’ex Fiorentina e Juventus, che ha raccolto più minuti di quanto ci si potesse aspettare, sta dimostrando di essere ancora presentabile a questi livelli, ma con non pochi momenti di calo che al momento lo posizionano in un gradino più in basso rispetto ai due compagni. Rowe rimane uno slot scommessa che andrà rivalutato dopo qualche partita da titolare in più, specie in campionato.

Due parole anche sul trio d’attacco; Immobile scende di appetibilità complice l’infortunio e rimane uno slot scommessa, specialmente vista l’esclusione dalla prima lista EL. Ciononostante, proprio per questo motivo, potrebbe trovare il suo spazio a cavallo tra novembre e dicembre. Castro è il titolare tra i tre, ma complice il grosso carico di protezione e scarico richiesto dal mister ci si aspetta una conferma come numeri più che un’esplosione effettiva, anche se ha già trovato un gol e un assist nelle prime due partite casalinghe. Dallinga rimane più defilato nella gerarchia pur trovando dello spazio, ma la sua scarsa predisposizione al bonus non ne fanno un acquisto consigliato.

Sempre in questa fascia di mezzo troviamo Zortea ed Heggem. Se per il primo la sua integrazione negli schemi è stata rapida ed alcuni spunti offensivi sicuramente apprezzabili, il secondo ha visto avanzare il suo status da oggetto tra il misterioso ed il sostituto di Erlic, a potenziale titolare. Certamente non parliamo di un profilo da super-sorpresa come potevano essere Posch tre anni fa o Calafiori due anni fa, ma come slot da ruotare ha il suo perché.

Scende l'appeal fantacalcistico, invece, dei compagni di reparto Lucumi e Vitik. In primis perché ci si aspettava fossero i titolari semi-indiscussi della difesa, in seconda sede perché l’ex Sparta Praga è sembrato ancora da integrare appieno negli schemi, pur senza sfigurare o compiere gravi errori. Dall’altro lato anche Miranda perde appetibilità vista l’ultima brutta prestazione ed il ballottaggio con Lykogiannis. Sembrerebbe più che altro un problema mentale, ma è evidente che al momento sia un lontano parente del giocatore che lo scorso anno ha portato in dote ben 6 assist.

Infine, parlando dei centrocampisti centrale è innegabile come Ferguson sia ormai un elemento che ha perso molta del suo status fantacalcistico. Sebbene non possiamo escludere al 100% un suo possibile utilizzo sulla trequarti, al momento le ragioni per possederlo in una rosa rasentano lo zero. Ed in più si nota come da quando sia rientrato dal grave infortunio dello scorso anno sia in alcune occasioni meno “presente” a livello contrasti, cosa che lato voti non lo aiuta ad essere visto di buon occhio dai pagellisti. I rimanenti centrocampisti centrali rimangono elementi sicuramente utili calcisticamente, ma che nelle rose possono avere un’utilità ridotta, Freuler in primis che è da diverse stagioni uno dei più grandi stakanovisti della massima serie.

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