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Milan, Giampaolo: “Rebic ok, Paquetá deve migliorare. Piatek e Theo Hernandez…”

Le parole del tecnico rossonero in vista della gara contro il Verona.

Mario Ruggiero

Conferenza stampa di Giampaolo alla vigilia di Verona-Milan. Queste alcune dichiarazioni del tecnico rossonero in ottica fantacalcio.

Sul ruolo di Paquetá: "E' un giocatore che può fare entrambe le cose, se ho bisogno di un attaccante faccio giocare un attaccante, se ho bisogno di un centrocampista faccio giocare uno con caratteristiche diverse dietro le punte. Le seconde le ha, le prime deve imparare a muoversi da falso attaccante".

Su Piatek: "Mi è piaciuto molto in questi tre giorni dopo la Nazionale. Non deve pensare solo ad attaccare gli ultimi venti metri, giocando un calcio piratesco. Deve saper fare tutto, deve essere completo. Avevo motivato la scelta di André Silva ma Kris può avere quelle caratteristiche: al Milan non si può giocare sempre palla lunga e profondità, al Milan serve palleggiare, giocare la palla. Lo sa fare, gliel'ho visto fare in allenamento. E' un giocatore completo, deve giocare da giocatore completo. Il gol non deve essere un'ossessione, viene di conseguenza".

Sul sistema di gioco cambiato dopo la brutta gara di Udine: "Dopo settanta giorni, al di là delle presenze dei vari calciatori, comunque a rate, so come giocare. Ho solo spostato Suso di qua, accentrando Castillejo. Ho solo portato Suso sulla sua mattonella, per agevolarlo. Può giocare trequarti, però, sono convinto che possa ancora farlo. Ho solo spostato questo, è come se facessi giocare mezzala destra o sinistra Hakan. Alcuni hanno il binario, altri meno. Sono sempre convinto che Suso possa giocare lì. Come mi definisco? Un onesto lavoratore della vigna".

Sullo scarso utilizzo di Bennacer e Leao: "Di problemi ne ho ventitre. Ogni gara stanno fuori in dodici, non mi interessano questi discorsi. Nel 2020 una squadra composta da 23 atleti di alto livello ha chi gioca e chi non, non titolari e riserve. Quando è arrivato neanche sapevo le condizioni di Bennacer e gioca lui o Biglia, che è un grandissimo giocatore. Vado oltre queste considerazioni".

Sul ballottaggio Biglia e Bennacer: "Uno dei due giocherà  sicuro. Domani mi chiederete 'perché non ha giocato l'altro?': se vinco avrò ragione o viceversa".

Su Rebic: "Lui dice che il suo ruolo è esterno alto a sinistra ma in Nazionale ha giocato anche punta ed esterno alto a destra. Qualcuno ha torto, qualcuno ha ragione. Sta comunque bene dal punto di vista fisico".

Sul recuperato Theo Hernandez: "Ha recuperato bene, il ragazzo ha entusiasmo, ha l'argento addosso. Mi piace, dal punto di vista medico ha messo a posto le cose: deve migliorar la condizione ma non giocherà domani. Rodriguez? E' puntuale, ordinato, porta a casa sempre il pane. Theo è più assaltatore, spinge di più, ha grande entusiasmo, arroganza fisica. E' forte, mi piace, sono diversi: appena mettiamo a posto Hernandez possiamo usarli entrambi".

Su Duarte: "Quotidianamente vuole rivedere i suoi allenamenti. Migliora, progredisce ma non cambio i difensori centrali. La difesa è un reparto particolare: arriverà il suo tempo ma Musacchio e Romagnoli stanno facendo le cose per bene. Musacchio è forte e ha leadership, non sottovalutatela. Ce l'avete con chi c'era prima? Vi piace la novità e devo far giocare i nuovi? Non ci sono vecchi e nuovi, c'è il Milan. Il Milan. Nè Tizio o Caio: il Milan".

Sugli avversari di domani: "Stimo Juric, ha avuto difficoltà negli ultimi anni ma è bravo. A Lecce ha giocato una grande partita, ha vinto meritatamente: ci aspetta una sfida intensa, dovremo esser bravi, tenderemo altrimenti ad allargarci. Dovremo giocare bene, non possiamo mai sottovalutare le partite, contro nessuno, contro nessun avversario. Vittorie e sconfitte si nascondono dietro pieghe invisibili. Ho rispetto e la squadra lo sa, i ragazzi sanno che partita ci aspetta domani".