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Milan, Giampaolo: “Sbagliamo negli ultimi 20 metri. Non possiamo rinunciare a Piątek”

Il tecnico rossonero incontra i giornalisti alla vigilia dell'anticipo serale contro il Genoa.

Fabiola Graziano

"L'ennesima brutta sconfitta rimediata in casa contro la Fiorentina dell'ex Montella ha scosso l'ambiente Milan, già provato dalle precedenti cattive prestazioni. Marco Giampaolo è dunque atteso al varco nell'ostica trasferta di Genoa, dove dovrà cercare di non deludere ulteriormente le aspettative, allontanando così lo spauracchio esonero.

LE DICHIARAZIONI DI GIAMPAOLO

"Sulla sconfitta contro la Fiorentina:"Non è semplice dover vincere la tensione della partita. Forse non avevamo recuperato le fatiche di tre giorni prima. Ne prendiamo atto e ci riorganizziamo per non avere questo tipo di battute d'arresto. L'equilibrio fa la differenza. Le sconfitte minano il morale dei calciatori. Bisogna ricostruire tutto sotto l'aspetto mentale. Dobbiamo analizzare le cose che abbiamo sbagliato e mettere in atto quelle strategie che possono aiutare ad evitare gli stessi errori. Cosa ci siamo detti è roba nostra. Non bisogna ragionare con l'io, bensì con il noi. Per il Milan, per i calciatori e per i tifosi. Dobbiamo fare bene, al di là degli interessi individuali che non contano nulla rispetto al Milan".

"Su pregi e difetti di questo Milan:"Posso riportare un po' di statistiche. Nel possesso palla siamo secondi dietro al Napoli, siamo primi per altezza della squadra in campo. Sbagliamo negli ultimi venti metri e lì dobbiamo migliorare. Le caratteristiche per fare un certo tipo di calcio ci sono, ma manca il dettaglio. Sono fiducioso perché ritengo che i ragazzi abbiano dei valori e sono consapevoli che a volte un risultato può farti svoltare. L'aspetto psicologico è più determinante dell'aspetto fisico".

"Su Piatek: "Il Milan non può rinunciare all'attaccante più prolifico del campionato perché Piatek è in difficoltà. Se non segna lui chi lo fa? Giampaolo? Uno o due partite può rimanere fuori Piatek, però non puoi pensare di rinunciare sempre al tuo attaccante. Se la squadra riesce a sviluppare gioco in una zona alta del campo, significa che bisogna attaccare meglio la porta. È lì che bisogna insistere, ci lavoriamo sopra tutti i giorni".

"Su Biglia in campo:"Sì, potrebbe".

"Sul suo lavoro:"Delle palate di materia organica ne ho ricevute parecchie. Sono abituato a soffrire calcisticamente parlando. Non è importante mettere in piedi teatrini, bisogna lavorare. Attraverso il lavoro bisogna smentire. Io sto sul pezzo e so che l'unica strada percorribile è data da lavoro e squadra. Continuerò a fare quello che ho sempre fatto, perché è quello che mi ha portato al Milan".

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