serie a

Conferenza Juventus – Allegri: “Con l’Inter nessun stravolgimento di sistema”

Il tecnico bianconero è intervenuto alla vigilia del big match casalingo contro l'Inter.

Fabiola Graziano

"Ebbene sì, Massimiliano Allegri continua imperterrito con il 4-2-3-1. Nella conferenza stampa pre-derby d'Italia, il tecnico bianconero è stato abbastanza chiaro sull'assetto tattico della Juventus che affronterà l'Inter e, a meno di intoppi dell'ultimo minuto, i protagonisti del posticipo domenicale saranno più o meno gli stessi visti nelle ultime uscite.

ALLEGRI TRA TITOLARI E RISERVE

""Marchisio compatibile con il 4-2-3-1? Claudio è disponibile e sta meglio, ma credo sia normale il momento che sta passando perché ha avuto un paio di mesi dal rientro dove ha fatto bene e ora è calato un po'. Poi se ad ogni partita dobbiamo fare tutto 'sto casino per chi giocherà, torno indietro: di sicuro se avessi immaginato tutto 'sto casino, non avrei adoperato il cambiamento (ride, ndr.). Barzagli e la febbre? Oggi sicuramente non si allena perché stamattina presto l'hanno visitato e aveva ancora la febbre: vediamo pomeriggio come sta e se lo porto in ritiro. Dybala? Lui e tutti gli altri devono capire che quando un allenatore decide di togliere un giocatore è perché ce n'è bisogno. Paulo viene da un infortunio di due mesi e sta crescendo di condizione. Per lui è il secondo anno alla Juve e gli si chiede molto di più del primo anno perché ad ogni partita è sotto i riflettori. Lichtsteiner di nuovo in lista Champions? Con lui c'è stato un po' di casotto nel mercato estivo e lo sapete tutti, ma è un grande professionista che ha sempre fatto bene quando chiamato in causa. Purtroppo la lista Uefa è tremenda: ai gironi è rimasto fuori lui, ora è rimasto fuori Hernanes, ma purtroppo è una scelta che l'allenatore deve fare, che io devo fare. Dani Alves? E' tornato in buona condizione ed è ben predisposto: ha capito un po' di più il calcio italiano e sarà un valore aggiunto per questa seconda parte della stagione. Ma in generale, ora i ragazzi stanno tutti bene. Pjanic? Io non l'ho aiutato a fare niente, lui è un grande professionista. Ogni tanto gioca queste pallette a 5 metri che mi fanno imbestialire, ma quello che conta è la sua grande disponibilità perché finora ha giocato in tanti ruoli, anche se psicologicamente quello in cui gioca adesso è quello che predilige perché si sente più nel vivo dell'azione, ma in realtà continua comunque a giocare davanti alla difesa: forse con uno vicino invece di due si sente meno ingabbiato. Come scenderemo domani in campo? Mancano ancora due allenamenti e devo ancora decidere la formazione, ma non ci saranno grandi stravolgimenti di sistema. Pochi cambi nelle ultime partite? I cambi li faccio quando vedo che ce n'è bisogno: se non li faccio è perché la squadra sta bene in quel momento e magari quelli che mi tengo in panchina rimangono freschi per la partita successiva. Per arrivare a centrare gli obiettivi finali della stagione tutti devono capire che bisogna mettere da parte gli obiettivi personali, perché sennò non si va da nessuna parte".

ALLEGRI E L'INTER

""La partita di domani è molto bella e importante, sia per noi che per l'Inter. Loro sono in ritardo nella classifica e noi siamo in testa. Fortunatamente per noi, loro sono partiti male, ma domani sarà una partita all'altezza del potenziale delle due squadre. Il grande rispetto che dobbiamo avere dell'Inter deriva dal suo grande potenziale offensivo: Higuain e Icardi non sono soltanto i due centravanti più forti del Campionato italiano, ma sono tra quelli più forti in tutto il mondo. Tuttavia, lo stimolo a cercare la vittoria d'ora in avanti non ce lo dà l'Inter, ma ce lo danno tutte le partite perché ci sono sempre punti importanti per il Campionato: domani non è una rivincita dell'andata, è solo una partita con tre punti fondamentali, come lo sarà quella con il Crotone".

ALLEGRI E IL 4-2-3-1

""La stagione è fatta di momenti. Alcuni di essi ti spingono a cambiare, mentre altri ti suggeriscono di fermarti. In base alle condizioni dei ragazzi io decido chi far giocare: è chiaro che con questo sistema di gioco ho bisogno di calciatori con determinate caratteristiche, ma nessuno mi vieta di cambiare. Non è il sistema di gioco ad avere margini di miglioramento, è la Juventus ad averli: la Juventus deve iniziare ad avere consapevolezza dei propri mezzi ed evitare di 'conservare troppo' perché eravamo diventati troppo conservatori e pensavamo che bastasse il minimo indispensabile per ottenere il massimo. La Juve ora è equilibrata, ma lo è stata anche prima visto che ha vinto 14-15 partite prima di cambiare modulo: da qui in avanti giochiamo a seconda delle caratteristiche dei giocatori che andranno in campo. Il paragone con l'Inter del triplete? Ora non bisogna creare illusioni, così come non bisognava fare tragedie dopo la sconfitta di Firenze".

ALLEGRI E IL SUO CONTRATTO

""Il prolungamento del mio contratto? Ho un rapporto ottimo con la società e ho ancora un anno e mezzo: la priorità ora è finire bene la stagione e questo significa vincere. Poi si vedrà".

ALLEGRI ED EVRA

""Evra? Lo ringrazio per quello che ha dato a me e alla Juventus, per l'esperienza che ha portato a livello tecnico-tattico e di personalità nello spogliatoio, perché mi ha aiutato a far crescere diversi giovani. La sua cessione è una scelta che abbiamo fatto entrambi perché lui aveva capito che non se la sentiva più di giocare una partita ogni tanto ed è normale per uno che ha giocato dieci anni titolare nel Manchester e 5 qui alla Juve".

tutte le notizie di