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Casa Inter: scoppia il “Caso Kondogbia”

Clamorosa bocciatura per il centrocampista francese, che esce dopo 28' per scelta tecnica. E San Siro applaude la mossa di De Boer.

Titty Cerquetti

"Prima era stato Erkin, scelto da Mancini e silurato da De Boer. Poi Brozovic, lasciato fuori squadra dal tecnico olandese a causa dei comportamenti non proprio professionali del centrocampista croato. Tutte cose avvenute però in privato, tra campo di allenamento e spogliatoi. Il Caso Kondogbia, invece, è deflagrato sul terreno di gioco di San Siro, davanti a oltre 40 mila spettatori.

KONDOGBIA: SOSTITUITO TROPPO PRESTO? NO, TROPPO TARDI

"Non fossero bastate le responsabilità del giocatore francese in occasione del goal di Destro, che ha permesso al Bologna di passare momentaneamente in vantaggio, c'è stata una condotta di gara assolutamente deficitaria, insufficiente in costruzione e assente in interdizione. Tutto questo ha portato ad una sostituzione avvenuta al 28° minuto del primo tempo, con De Boer che, già privo di Joao Mario, ha mandato in campo Gnoukouri pur di non vedere più ciondolare per il campo l'inconcludente Kondo. Il quale, dopo il saluto con il compagno subentrante, è andato diretto e a testa bassa negli spogliatoi senza nemmeno guardare la panchina.

KONDOGBIA: E ADESSO?

"Lo stadio ha condiviso e applaudito la sostituzione, ma è chiaro che adesso si apre il caso di un giocatore che poco più di un anno fa è stato acquistato dal Monaco versando una cifra superiore ai 30 milioni di euro. Forse calcisticamente la scelta è condivisibile, ma resta il fatto che non è auspicabile depauperare un "patrimonio" economico del genere.

Spetterà alla società e al tecnico, adesso, risolvere la spinosa questione.

LE PAROLE DI DE BOER DOPO LA PARTITA

"Nel dopo partita, naturalmente, i giornalisti hanno chiesto al tecnico dell'Inter delucidazioni sulla questione Kondogbia. Ecco le sue parole: "Questa mattina abbiamo parlato con lui: quando deve giocare semplice, deve farlo. E lui deve saperlo fare. Non è la prima volta che abbiamo parlato di queste cose e ripete molte volte gli stessi errori".

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