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Calciomercato Fiorentina, Simeone: cederlo o tenerlo?

Giovanni Simeone divide i tifosi della Fiorentina, tra chi vorrebbe concedergli la chance di riscattarsi dopo la deludente stagione e chi vorrebbe cederlo.

Patrizia Monaco

"Appena due estati fa, la maggior parte dei tifosi della Fiorentina esultava per l'acquisto di Giovanni Simeone, arrivato dal Genoa per una cifra pari a 18 milioni di euro. Sulla carta tutto lasciava presupporre ad un rapporto idilliaco tra la tifoseria ed il calciatore: in fondo si trattava del figlio del ben più famoso Diego che, in quanto a carattere e voglia di fare la differenza ha mostrato molto in passato e continua in parte a farlo sulla panchina dell'Atletico Madrid. Una sorta di garanzia, dunque, alla quale si aggiungeva la giovane età del Cholito e la stagione piuttosto positiva disputata con la maglia del Grifone. Dodici gol in trentacinque presenze: niente male per essere stata la sua prima esperienza in Serie A. Quindi, perché Firenze non avrebbe dovuto essere ottimista?

"Invece, nonostante la prima stagione in viola abbia rispettato più o meno le aspettative (14 gol in totale), è quanto accaduto negli ultimi dodici mesi ad aver fatto storcere il naso a parecchia gente negli ambienti fiorentini: in primis ai tifosi, i quali non hanno accettato di buon grado l'atteggiamento arrendevole mostrato in campo da Simeone, e poi la società che non ha potuto fare altro che notare come i due allenatori che la scorsa stagione si sono succeduti sulla panchina viola, Pioli e Montella, non siano riusciti a valorizzare la punta argentina, apparsa spesso disorientata nonostante il supporto di gente come Muriel (passato adesso all'Atalanta) e Mirallas.

SIMEONE, LA SUA VALUTAZIONE È AI MINIMI STORICI

"Prima di fare qualunque tipo di valutazione, c'è da dire che ad essere condannabile questa volta sia l'intera squadra toscana. La Fiorentina, infatti, ha conquistato la salvezza soltanto nell'ultima giornata di campionato: un tempismo impronosticabile ad inizio campionato. Simeone ha quindi rappresentato soltanto una delle tante delusioni con cui i tifosi viola han dovuto fare i conti, eppure continua ad essere considerato come uno dei maggiori responsabili della disfatta.

"Cosa fare, dunque, tenerlo o lasciarlo? Per quanto riguarda il futuro immediato, in molti credono che Simeone meriti un'altra chance. Grazie alla rivoluzione prevista all'interno della realtà viola el Cholito potrebbe riacquistare fiducia e dunque tornare a dare il suo contributo con maggior continuità. In fondo è ancora giovanissimo (24 anni da compiere il 5 luglio) e il rischio di cederlo per poi mangiarsi le mani vedendolo "esplodere" altrove è davvero elevato. C'è poi il discorso mercato: al momento l'attaccante è svalutatissimo ed in queste settimane sembra che soltanto il Sassuolo si sia fatto avanti per averlo. Si rischierebbe, quindi, una minus-valenza che non farebbe comodo a nessuno.

"Per quanto riguarda il fronte "Simeone no", invece, a valere è la convinzione che se davvero la società ha voglia di rinascere, debba farlo ripartendo da zero e dunque allontanando sin da subito quelli che non si sono dimostrati realmente "da Fiorentina" tra cui, a detta loro, anche l'attaccante argentino, forse ancora troppo immaturo per poter davvero fare la differenza in un ambiente ambizioso come quello viola. A questo punto non rimane che attendere le prossime settimane per capire quale sarà il futuro del Cholito: se dovesse partire, per sostituirlo la Fiorentina avrebbe pensato a diversi profili, tra cui Roberto Inglese, Patrick Cutrone e Leonardo Pavoletti.

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