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Cagliari, torna Birsa: Maran lo aspetta

Acquisto principe della sessione invernale dei sardi, Valter è stato un mese in infermeria per la frattura dell'avambraccio: adesso è pronto ad offrire il suo decisivo contributo alla causa.

Giuseppe Ronco

"Titolare contro l'Empoli, subentrante a Reggio Emilia e poi solo quattordici minuti contro l'Atalanta prima che Palomino gli franasse addosso: frattura scomposta di ulna e radio e un mese di stop. Infortunio arrivato proprio nel momento più sbagliato, perché Valter Birsa stava facendo vedere le sue doti e qualità a Maran, che peraltro già lo conosceva bene avendolo allenato al Chievo.

BIRSA, LE POSSIBILITÀ DI RECUPERO

"Ora il peggio sembra passato, Valter è tornato ad allenarsi in gruppo. Certo, dopo un mese di stop la forma fisica non è l'ideale, ma in ogni caso questa settimana sarà decisiva per capire quali e quanto sono concrete le possibilità di vederlo a Bologna. La convocazione è un traguardo perseguibile, senza dubbio: dovrà allenarsi con impegno, quello è certo, ma uno come lui può farcela. La titolarità, invece, può essere messa in discussione, non fosse altro proprio per un discorso di forma fisica, perché la qualità e la tecnica del trentaduenne sloveno a questo Cagliari servono come il pane.

IL RITORNO DI BIRSA: CHI POTREBBE FARGLI SPAZIO?

"E allora, se il recupero dovesse essere tale da permettergli di partire dal primo minuto, Maran dovrebbe dipanare dubbi non indifferenti e risolvere una situazione di abbondanza offensiva che in questa stagione, a Cagliari, si è vista poco. Barella, avanzato a trequartista, sta convincendo tutti, ed è difficile ipotizzare che il sacrificato sia proprio lui: in tal caso, plausibile un 4-3-2-1 col capitano e proprio Birsa a supportare Pavoletti. Un mix di tecnica e fisicità che può risultare decisivo per scardinare l'arcigna retroguardia bolognese e che vedrebbe come vittima illustre proprio Joao Pedro, comunque destinato a subentrare a gara in corso.

"Ipotesi più realistica, invece, è quella che vedrebbe Birsa accomodarsi inizialmente in panchina, per poi partecipare alla sfida a partita inoltrata, magari proprio subentrando a Joao Pedro, per garantire così agli isolani tecnica e qualità con la freschezza giusta per tutti i novanta minuti. Vedremo, insomma, come si evolverà la situazione, con la consapevolezza che Maran ha recuperato una pedina importantissima per il suo gioco.

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