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Bologna, Mihajlovic: “Ok Santander e Destro, fuori Nagy”

Lunedì sera Milan e Bologna si affronteranno a San Siro, con ambizioni ma anche condizioni psicologiche diverse: vediamo le parole del tecnico degli emiliani.

Giuseppe Ronco

"Da quando c'è Sinisa il Bologna è un'altra squadra: nelle ultime otto gare 6 vittorie e un pareggio, con la sola sconfitta esterna a Bergamo. La salvezza è quasi matematica, ma la sfida di domani contro il Milan sarà ugualmente decisiva per l'aritmetica e Mihajlovic, che contro i rossoneri ha anche motivazioni personali, è deciso a prepararla al meglio. Due squadre che arrivano con ambizioni totalmente diverse (da un lato la Champions diventata improvvisamente tutt'altro che scontata dopo aver respirato l'aria di vetta dal terzo posto, dall'altro la salvezza acquisita dopo aver seriamente sentito lo spettro della retrocessione) e in uno stato psicologico contrapposto: il Bologna sulle ali dell'entusiasmo, il Milan in un momento di inflessione legittimato anche dal ritiro pre-gara imposto da Gattuso. Ma vediamo le parole del tecnico serbo.

LE PAROLE DI MIHAJLOVIC 

"SUL MOMENTO: "Per la salvezza abbiamo fatto tanto, ma domani dobbiamo fare il salto decisivo, possiamo essere salvi già dopo la sfida contro il Milan. Siamo psicologicamente in vantaggio, affrontiamo una squadra in difficoltà. Abbiamo preparato la gara al meglio e andiamo a Milano per giocarcela: possiamo portare un risultato positivo se giochiamo come sappiamo fare."

"SU SORIANO: "In costruzione di manovra può darmi qualcosa di diverso rispetto agli altri, ma chi giocherà al posto suo non lo farà rimpiangere e sono sicuro farà bene. Ho diversi candiati, valuterò fino a domani chi lo sostituirà.

"SUGLI INDISPONIBILI:  "Santander e Destro stanno bene, soltanto Mattiello e Nagy, che ha la labirintite, non sono a disposizione. Calabresi gioca? Se volete la formazione ditelo, non abbiamo molte scelte, non ci vuole un ingegnere nucleare per capirla."

"SUL MILAN: "Ho usato anche io il ritiro punitivo, ma senza grandi risultati. I ragazzi sono i primi che soffrono, ho sempre cercato di parlare con loro. Se non si raggiungono risultati nessuno è sereno, tutti hanno il loro orgoglio. Domani avranno tanta rabbia addosso, perchè se non vanno in Champions è un problema e viste le altre perdere punti domani può essere pericoloso, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi ed essere concentrati."

"SU SVANBERG: "Domani prenderà il posto di Soriano, ha caratteristiche simili a lui. E' giovane e voglio vederlo ancora. E' un interno di centrocampo che può fare le stesse cose di Soriano, può diventare titolare."

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