gazzanet

Serie A, Fantacalcio Mantra: la formazione delle delusioni

Serie A, Fantacalcio Mantra: la formazione delle delusioni

Ecco gli undici calciatori che al Mantra hanno reso al di sotto delle aspettative.

Fabrizio Lo Gerfo

La formazione delle delusioni di questo campionato è stata pensata secondo i dettami del 4-2-3-1.

Tra i pali si assicura la maglia da numero 1, Sirigu. Il portiere del Torino, dopo esser stato tra i migliori della scorsa annata (in particolar modo in ottica modificatore) ha sbagliato molto a livello individuale, contribuendo alla pessima stagione dei granata.

Il posto da terzino destro lo conquista Hateboer. L'anno scorso aveva già deluso le alte aspettative, in molti paventavano un suo riscatto. Nell'Atalanta che continua a volare, non c'è però più il suo zampino. La coppia di centrali difensivi è composta da Smalling e Manolas. Il giallorosso aveva stupito tutti lo scorso anno e la volontà di trattenerlo di Fonseca, ne lasciava presagire un'altra stagione sopra le righe. L'ex Manchester United è stato tormentato da infortuni e non si è più rivisto l'ottimo giocatore ammirato in Italia nella prima esperienza nella Capitale. Male anche Manolas, il cui valore ai nastri di partenza era diffusamente superiore rispetto a quanto dimostrato sul campo. Per il terzino sinistro, si candidano due interisti: Kolarov e Young. Entrambi presto accantonati da Antonio Conte, in considerazione della loro scarsa resa quando impiegati, a testimonianza dell'età che si fa sentire per questi calciatori che hanno avuto una grande carriera.

Il mediano davanti la difesa lo ricopre Pulgar. Il viola, lo scorso anno, ci aveva abituato anche a qualche rete, grazie all'ausilio dei calci di rigore. Dal dischetto, Vlahovic, gli ha tolto il ruolo e i tecnici che si sono susseguiti sulla panchina toscana, gli hanno anche ridotto il minutaggio, rendendolo praticamente inutile per il Fantacalcio. Al suo fianco si ritrova un nerazzurro: Vidal. Il cileno, in Serie A, con la maglia della Juventus aveva abituato a tantissime segnature. Sono passati gli anni anche per lui ma così pochi +3 era difficile prevederli, con la concorrenza a centrocampo che gli ha anche fatto perdere posti nelle gerarchie dell'allenatore.

Sulla fascia, da ala offensiva, agisce Orsolini. Il suo ruolo, in concomitanza con la posizione da attaccante nella versione Classic del Fantacalcio, lasciava presagire a un giocatore fuori ruolo da assicurarsi quasi a ogni costo. Per via di come è stato listato, l'appetibilità intorno all'esterno del Bologna era altissima ed è stata disattesa.

Il trequartista prescelto, nonostante abbia dimostrato di avere dei buoni colpi, è Miranchuk. Dopo la partenza di Gomez, le aspettative sul russo si erano alzate, ma per Gasperini è sempre rimasto dietro a tutti gli altri giocatori offensivi a sua disposizione, lasciandolo al massimo aderire a qualche goleada, da subentrante negli ultimi minuti. Troppo poco per chi si è presentato come dotato di enorme talento e che sarebbe dovuto essere utile anche in Champions League.

Dybala si merita la posizione da seconda punta. L'attaccante juventino ha abituato ad altri numeri, il suo magro contributo - per quanto viziato da infortuni - avrà frenato molto chi avrà deciso di puntarci in fase d'asta.

A comandare l'attacco di questa squadra, come unica punta centrale, si candida Kalinic. Il Verona puntava molto su di lui come terminale offensivo, Juric lo avevo elogiato in conferenza stampa e tutto il gioco scaligero sembrava poter esser imperniato per mandare a segno il croato. Kalinic è arrivato fuori forma, la sua condizione atletica non è però mai migliorata nel corso della stagione, costringendo i gialloblù a intervenire sul mercato invernale per acquistare Lasagna, avendo perso ogni speranza sull'ex attaccante di Roma e Atletico Madrid.