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Piccoli, la fiducia di Gasperini e il sogno Atalanta

Gasperini lancia nella mischia il giovane classe 2001 contro l'Empoli e lo ripropone per un tempo intero contro l'Udinese. Per lui ora si apre lo scenario di un brillante futuro.

Giuseppe Ronco

"Elencare i vari giovani lanciati da Gasperini nella sua esperienza ormai pluriennale all'Atalanta sarebbe ripetitivo, anche perché i risultati sono sotto gli occhi di tutti e vestono maglie importanti e che pesano. E anche in un momento così decisivo come questo, dove l'Atalanta si gioca la possibilità di coronare la sua migliore stagione in assoluto con un piazzamento in Champions tutto da sudare e una finale di Coppa Italia, il vate di Grugliasco non manca di lanciare nuove promesse. Era successo prima con Kulusevski, che potrà diventare importante già dall'anno prossimo nelle alternanze con Gomez e Ilicic, con i probabili impegni di coppa europea e un anno in più sulle spalle, la stagione passata con Barrow e, adesso, Piccoli: tre nomi che sentiremo spesso e che sono stati prelevati direttamente dalla Primavera per rafforzare una squadra che ha necessità di rimpinzare un organico qualitativo ma scarso.

Piccoli, dal vivaio alla prima squadra

"E questo contro l'Udinese si è visto chiaramente: Ilicic out, la squadra attacca ma non segna e a fine primo tempo è necessario fare un cambio che possa svoltare la partita. Con Barrow non al meglio, la scelta del mister ricade senza paura proprio su Piccoli, a cui si affiderà per un tempo intero. E per lui, nato a Bergamo il 27 Gennaio del 2001 e fin dalla tenera età di 7 anni nel vivaio bergamasco, tifoso DOC e sostenitore accanito, è praticamente un sogno. Entra, si sbatte e dà profondità al reparto senza demeritare e mettendo in luce lo schizzo del giocatore che Gasperini potrà farne. Su tutti, marchio di fabbrica e caratteristica che il tecnico ex Genoa apprezza particolarmente, il senso del gol, di cui ha fatto mostra fin dall'inizio: 24 reti in 26 partite nella stagione 2016/2017 con gli Allievi Nazionali, poi 4 gol nelle ultime 3 partite nell'annata 2017/2018 condizionata da due infortuni a caviglia e polso, e 12 reti in 19 partite nel campionato Primavera 1. In mezzo, una doppietta da subentrante decisiva con la Nazionae U19 nell'ultima gara di qualificazione agli europei contro la Serbia. Numeri che gli sono valsi l'aggregazione alla prima squadra in pianta stabile fino all'esordio e alla riconferma 15 giorni dopo, proprio nell'importantissima vittoria contro l'Udinese che vale il quarto posto temporaneo ai bergamaschi.

Piccoli, sogno Atalanta: le caratteristiche

"A 18 anni non si può delineare esattamente un calciatore, perchè nel pieno del processo evolutivo tecnico, fisico e tattico, e molto dipende da cosa l'allenatore valorizzerà o meno. Quello che si possono tracciare sono le linee guida, e per Roberto Piccoli sicuramente la fisicità ha un peso importante: 183 cm, destro naturale, ricorda il classico 9 di altri tempi, ma con tutte le basi ed i presupposti per sviluppare mobilità e partecipazione alla manovra. E non è un caso che i suoi modelli di ispirazione siano attaccanti dalla fisicità importante ma che fanno del senso tattico e del gioco senza palla il loro punto di forza come Mandzukic e Zapata. E proprio il tirocinio con Duvàn potrebbe essere per lui decisivo, perchè Gasperini sa valorizzare al meglio attaccanti con una certa mobilità e capaci di costruirsi con i loro movimenti lo spazio per il tiro, come avevamo apprezzato a Genova con Milito e come stiamo vedendo proprio con il colombiano quest'anno a Bergamo. Insomma, un giovane dal futuro tutto in divenire e con i migliori presupposti per entrare a pieno titolo nella cerchia dei protagonisti del calcio italiano di domani.

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