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Olsen sulla graticola, Mirante infila i guantoni

Periodo da dimenticare al più presto per il numero uno svedese: agli errori in maglia giallo-rossa si aggiungono quelli, marchiani, con la nazionale nella sfida contro la Norvegia. E Ranieri pensa a Mirante.

Giuseppe Ronco

"Le parole di fiducia nella conferenza stampa di ieri non cambiano molto la situazione. Perché è un puzzle che si costruisce sul campo, a suon di prestazioni, e finora l'immagine fornita è tutt'altro che chiara. Si, Robin Olsen ha dato mostra di buone capacità, superando brillantemente un periodo normale di difficile ambientamento iniziale, ma adesso e ormai da un paio di mesi è in evidente fase calante. La fiducia di Ranieri è un messaggio importante, ma starà a lui raccoglierlo e farlo fruttare, lui che, intanto, si è macchiato di una pessima prova contro la Norvegia.

Olsen sulla graticola: gli errori in Norvegia

"Perchè in patria ha suscitato malumori e scatenato i tifosi sui social. E, se da un lato i commenti eccessivi non vanno mai pesati molto, perchè esacerbati da sentimenti e sensazioni che danno poco di quel senso calcistico critico e costruttivo con cui bisogna sempre guardare ai propri fallimenti, è anche vero che dall'altro lato la prestazione negativa, in effetti, c'è stata, e arriva dopo un momento non brillantissimo con la maglia della Roma. Ed ecco Olsen uscire goffamente sul primo gol norvegese, per poi opporre una resistenza gelatinosa e troppo morbida alla seconda. Risultato rimontato dai giallo-blu, fino al gol del definitivo 3-3 al 97': e anche qui, non ce la sentiamo di assolvere totalmente il portiere, sebbene le colpe siano meno marcate rispetto ai precedenti. E non è un caso che lui stesso definisca la prestazione "un disastro imbarazzante": non la sua sola, certo, ma quella di tutta la squadra, in cui però lui rientra.

Olsen sulla graticola, Mirante si scalda

""Fatemi vedere e capire, poi deciderò chi gioca tra Olsen e Mirante". Così parlava Claudio Ranieri alla vigilia della vittoria contro l'Empoli. Da allora 3 gol subiti (4, se contiamo anche quello annullato a Krunic) in due partite. E se non fosse per le parole al veleno di Ranieri sulla squadra nel post-partita di Spal-Roma e la prestazione inadeguata in nazionale, non sarebbe Olsen quello messo in discussione. Sta di fatto che a Mirante si pensa, e considerato il turno infrasettimanale, potrebbe anche avere una chance di mostrare le sue qualità. Arrivato a Roma nello scambio con Skorupski, che ha permesso alla società romana di incassare 5 milioni di euro, il portiere trentacinquenne ha giocato quattro gare, due in campionato (sconfitta 1-0 contro l'Udinese e la vittoria 3-0 con il Chievo) e due in Champions League, subendo quattro gol complessivi e racimolando una media di 1.5 punti a partita. Storia diversa per Olsen, arrivato dal Copenaghen per sanare l'incolmabile vuoto lasciato da Alisson per 8 milioni più eventuali 3,5 di bonus. 26 gare giocate in Serie A, 6 in Champions e 2 in Coppa Italia con una media punti di 1,69 a partita. Dati comunque dalla sua parte, ma che vanno coadiuvati ad un climax nelle prestazioni: poi, starà a Ranieri decidere chi difenderà di volta in volta la porta della Roma nella corsa al quarto posto.

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