consigli fantacalcio

Maurizio Sarri: solo una tuta ma tante idee

Andiamo alla scoperta del neo tecnico del Napoli tra idee tattiche e tanta gavetta.

Redazione

Tutti ormai conosciamo Maurizio Sarri. Qualcuno l'ha seguito nelle categorie minori, molti in quel di Empoli e tanti altri invece se ne sono interessati perchè è diventato da poco il neo tecnico del Napoli, una panchina molto importante della nostra serie A.

La caratteristica che ha avuto un grande riscontro mediatico è il suo essere un tecnico anticonformista, il classico allenatore da tuta sporca di terra e sigarette in tasca che con il suo modo di fare da persona "comune", ha guadagnato molti consensi anche da chi non conosce benissimo il suo credo calcistico. Indubbiamente la sua storia sembra quasi una favola (allenava solo in serie D ma scommette su se stesso lasciando il suo lavoro di bancario per dedicarsi completamente al calcio) ma per una volta non vogliamo parlare di questo, l'argomento è già stato proposto innumerevoli volte da molti e pensiamo che sia arrivato il momento di approfondire le cose più importanti per giudicare un allenatore: le idee calcistiche e la tattica.

Gli inizi

In pochi lo sanno ma Sarri arrivò a Empoli in serie B portando in dote il 4-2-3-1 che ha sempre alternato nelle sue molteplici avventure in categorie minori, con il 4-4-2. L'efficacia offensiva delle sue squadre si basava sul recupero palla dei due mediani e verticalizzazione sulla punta che apriva gli spazi per gli altri numerosi giocatori offensivi. Il calcio "Sarriano" dunque è nato così ma successivamente si è evoluto diventando (grazie anche a giocatori sempre migliori) molto altro. La difesa è sempre stata molto curata (migliore della stagione 2010-11 già ad Alessandria in Lega Pro) così come gli schemi sui calci piazzati, vero segreto del mister fin dagli esordi.

La svolta di Empoli

Sicuramente il punto di svolta è l'incontro con Mirko Valdifiori nel 2012 che come ormai sappiamo cambia la carriera ad entrambi. Il tecnico resta folgorato dalla visione di gioco di questo ragazzo e complice anche la pessima partenza in campionato del suo Empoli (ultimo posto dopo 9 giornate), rimette in discussione tutto quanto. Riunione tecnica con la squadra e dopo varie prove in allenamento il dado è finalmente tratto: il modulo diventa l'ormai noto 4-3-1-2 (adattabile in 4-3-2-1) con Valdifiori regista davanti alla difesa che inizia a determinare completamente il gioco dei bianco-azzurri. Avere il possesso del pallone diventa un dogma imprescindibile, anche i difensori e il portiere devono saper "trattare" la palla senza mai buttarla via, i terzini sono chiamati agli straordinari dovendo supportare sempre l'azione in avanti e le mezzali (che devono sempre muoversi) hanno il compito di allargarsi per creare spazio al regista che con i suoi passaggi cercherà sempre il giocatore meglio piazzato, smarcato o in fase di inserimento offensivo (anche gli attaccanti dunque devono muoversi molto senza palla). In questo modo l'Empoli rimanendo una squadra sempre corta e basandosi sul movimento corale, sul pressing e la ricerca del pallone in fase di costruzione avversaria è riuscito a giocare in serie A con uno stile di gioco simile al Milan di Ancelotti pur avendo giocatori giovani e non di primo piano. Possiamo dire che si è difesa concedendo poco il pallone agli avversari e che ha attaccato sfruttando proprio la voglia dei rivali di andarselo a prendere lasciando spazi invitanti.

A Napoli cosa succederà?

A noi ovviamente interessa "leggere" la situazione in ambito Napoli sintetizzabile in questi enunciati:

  • Il gioco di Sarri ha bisogno di tempo per essere assimilato. All'inizio potrebbero esserci difficoltà palesi.
  •  I calci piazzati diventeranno un arma preziosissima, occhio dunque ai saltatori.
  •  Il portiere e la difesa in generale tornano come spiegato in precedenzamolto appetibili.
  •  Il regista fa gli assist ma le mezzali si inseriscono molto, attenti quindi a giocatori come Hamsik.
  •  Davanti possono segnare tutti, le squadre di Sarri cercano di gestire il possesso e nell'arco della partita creano molte palle gol.
  •  I giocatori che noi identifichiamo come ali (Insigne, Mertens, Callejon, Gabbiadini) possono tranquillamente giocare alle spalle della punta visto che il loro compito è alternativamente quello di allargarsi o inserirsi negli spazi. Sarri stesso l'ha confermato in conferenza.
  • Benitez non c'è più, l'era del turnover a tutti i costi è finita e se un giocatore sta bene, con lui gioca.
  • Sarri è un allenatore che necessità di tempo ma che se deve cambiare modulo per valorizzare i giocatori lo fa.
  •  Higuain se si cala nella nuova realtà oltre a fare i soliti gol potrebbe fare anche degli assist e ciò alzerebbe la sua media voto.
  •  Tenete d'occhio il Napoli, se l'ambiente avrà pazienza e non saranno ceduti i big, potrà dare soddisfazioni.
  • tutte le notizie di