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Kessié abbatte il Cagliari: illusione o svolta per il fantacalcio?

L'analisi del momento del centrocampista rossonero, finalmente decisivo nell'ultima di campionato

Marcello Pelosi

Con i due goal arrivati contro il Cagliari, Frank Kessié ha finalmente regalato il primo vero acuto della propria annata in rossonero, facendo sorgere in molti il dubbio su una sua possibile rinascita da qui a fine stagione.

LA RINASCITA DI KESSIE': TRA DUBBI E CERTEZZE

Fino ad ora l'ivoriano si è riaffermato per il proprio strapotere fisico, ma ha peccato fortemente sotto il profilo della continuità, la stessa che tanto lo aveva fatto brillare ai tempi dell'Atalanta. Basti pensare che prima di questa gara erano ben 15 le partite disputate consecutivamente senza trovare la via del goal. In questa manciata di mesi di apprendistato in rossonero, il calciatore ha dimostrato infatti una scarsa attitudine ad incidere nelle zone del campo che contano di più, come testimonia anche il fatto che quella arrivata domenica scorsa sia la prima rete su azione del centrocampista in campionato. Andando ad osservare il parametro degli Expected Goals (indice statistico che rivela il numero di goal attesi), è possibile evincere inoltre con una certa facilità come il rendimento effettivo sotto porta di Kessié sia stato solo leggermente al di sotto delle prestazioni offerte. Il calciatore, infatti, avrebbe meritato di segnare appena una rete in più,  poca roba se paragonato alle aspettative di inizio stagione. 

IL PROBLEMA DELLA MEDIA VOTO

A riflettere l'incostanza delle prestazioni offerte dal giocatore c'è poi la media voto, al giorno d'oggi ben al di sotto della soglia della sufficienza. Va doverosamente sottolineato che però il dato va di pari passo con l'andamento piuttosto deludente del Milan, i cui risultati negativi hanno finito con l'influenzare inevitabilmente le decisioni dei pagellisti. Non si può ignorare quindi il fatto che un'eventuale ripresa dei rossoneri avrebbe come effetto immediato il lievitare dei voti e delle occasioni dell'ex Atalanta. Il vero discriminante, però, potrebbe essere rappresentato dal fattore relativo ai calci di rigore. Qualora l'ex Atalanta dovesse continuare a tirarli con la stessa frequenza registrata fino ad ora (ne ha calciati tre, a fronte di soli quattro rigori assegnati), non sarebbe utopico immaginare il calciatore non molto lontano dalla doppia cifra. Le varie insidie dettate dalla concorrenza di Rodriguez dal dischetto, dall'inesperienza di Gattuso e dal rendimento altalenante del Milan invitano comunque a mantenere la cautela. E' ancora presto per tirare le somme ed essere certi del risultato, ma la sensazione è che ben presto il campo darà il suo responso.

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