Ogni settimana, con il prezioso contributo degli esperti (qui per accedere ad altri contenuti interessanti) analizzeremo le squadre di Serie A sia in chiave tattica ma soprattutto fantacalcistica. Oggi è il turno del Torino nell'articolo realizzato da Giovanni Morreale, conosciuto come Nannio nel forum Gruppo Esperti.
FOCUS TORINO
Fantacalcio e tattica. Chi sale e chi scende nel Torino di Marco Baroni
FANTACALCIO E TATTICA. CHI SALE E CHI SCENDE NEL TORINO DI MARCO BARONI
Quello di Baroni non è stato l’inizio di campionato che i tifosi granata si aspettavano: 5 punti fatti in 6 partite giocate, con l’unica (bella) soddisfazione della vittoria all’Olimpico contro i giallorossi di Gasperini, e per il resto 2 pareggi e 3 sconfitte.
A prevalere, sicuramente, in quest’avvio sono state le contestazioni (solite) alla società, oltre ad una confusione abbastanza evidente in fase di mercato e di impostazione della rosa, che si è ripercossa anche nelle scelte del nuovo mister Baroni; il calendario in tal senso non ha dato certamente una mano: si sono infatti già affrontate entrambe le trasferte romane, oltre al debutto proibitivo di San Siro contro l’Inter, e in casa sono arrivate comunque due squadre ostiche come Fiorentina (seppur nelle difficoltà che sta attraversando) e Atalanta.
La produzione offensiva del Toro, se escludiamo l’ultimo 3-3 contro la Lazio, era (ed è comunque) tra le peggiori in Serie A, ma a “spaventare" maggiormente è la difesa: peggiore in campionato in assoluto, con 13 gol subiti, più di due a partita pur ricordando il calendario non agevole affrontato finora e considerando che i gol subiti attesi si fermano a poco meno di 9.
ANALISI TATTICA BARONI
Come detto, l’ex allenatore di Lazio e Verona tra le altre, è partito puntando sulla difesa a 4 e su un’idea di una mediana a 2 con un 4-2-3-1, che si è ben presto rivelato poco fattibile per le caratteristiche della rosa e dei giocatori a disposizione; si è così virato su un 4-3-3 che, però, è stato a sua volto accantonato per una difesa a 3, segno abbastanza evidente della confusione già in precedenza evidenziata.
La squadra con una coppia al centrocampo resta comunque troppo vulnerabile, oltre al fatto che vengono ridotti gli inserimenti di giocatori come Casadei, che appaiono così limitati; oltre a quanto già scritto, si è spesso parlato di una coppia d’attacco visto che ci sono comunque 3 buoni giocatori per un ruolo: un passaggio ad un 4-3-1-2 (o 3-5-2 che sia) significherebbe, però, ancora una volta sconfessare il mercato fatto in estate oltre a sminuire uno dei capisaldi del gioco di Baroni, ovvero lo sfruttare le fasce offensive per creare superiorità, rendendo inoltre praticamente inutili Aboukhlal, (che un po' inutile lo è di suo eh...) e Ngonge, che, invece, è stato tra i migliori nelle ultime e che potrebbe sì giocare come trequartista, ma a quel punto che ne sarebbe di Vlasic?
Certamente la situazione non è di semplice risoluzione e starà al mister trovare il bandolo nella matassa. La sensazione è che dovrà farlo il prima possibile, perché, poi, potrebbe essere troppo tardi.
GIOCATORI CHIAVE & CHI SALE E CHI SCENDE
In questa situazione di confusione e variazioni tattiche, certamente ci sono alcuni punti fissi: partiamo dal giocatore che meglio sta facendo in quest’avvio di campionato, ovvero il Cholito Simeone, non soltanto per i 2 gol fatti e una doppia cifra che appare alla portata, ma per il tipo di giocatore che come ci aspettavamo ha quella grinta e ferocia che gli permette di distinguersi anche per MV; restando nel reparto offensivo, dopo una partenza non sicuramente delle migliori, Ngonge nelle ultime due partite ha mostrato incoraggianti segnali di ripresa andando anche in gol nella sfida poi persa a Parma; da loro due e dal “solito” Vlasic deve ripartire lì davanti il mister, anche se il croato ha mostrato l’incostanza che l’ha sempre contraddistinto, ma senza dubbio resta il giocatore dal più alto tasso tecnico oltre che possibile rigorista.
I giocatori su cui puntare probabilmente terminano qui ma andiamo a vedere nel dettaglio qualche altro giocatore.
Al di là del modulo, imprescindibile lì in mezzo è Asllani, giocatore più da calcio che non da fantacalcio, in cui rappresenta il classico tappabuchi; sempre nel reparto di centrocampo, come detto, ci aspettiamo che venga valorizzato e dia qualche risposta Casadei mentre l’altro grande acquisto Anjorin è stato più in infermeria che in campo e sicuramente è tra coloro che scende e per via delle sue precarie condizioni fisiche le aspettative non sono rosee; nel reparto difensivo al momento sicuramente è difficile salvare qualcuno; tra i flop in particolare non possiamo non citare Lazaro, penalizzato probabilmente anche dalla difesa a 4 in parte ma sicuramente involuto rispetto alla scorsa stagione dove era stato tra i migliori con ben sei assist; chi sta invece stupendo in positivo è Pedersen, seppur nei suoi limiti, mentre come altro giocatore da tenere d’occhio e che sta già rubando il posto al “vecchio” Biraghi, c’è Nkounkou che deve certamente crescere specie tatticamente ma che ha ottime qualità di spinta, già mostrate nelle sue apparizioni come in occasione dell'assist all'Olimpico per Che Adams.
Lato porta il neoacquisto Israel non sta facendo né bene ne troppo male. Su di lui chiaramente pesano i gol subiti e non sembra essere il profilo di portiere da modificatore. Discorso a parte meritano infine i due attaccanti Che Adams e Duvan Zapata: il primo è in ripresa ma su di lui pesa il fattore minutaggio oltre al probabile discorso mercato con le sirene inglesi già avvertite in estate che potrebbero tornare a farsi sentire a gennaio mentre su Duvan il grosso punto interrogativo è sempre stata la condizione fisica: è innegabile che senza i suoi continui problemi sarebbe un titolare e un attaccante che avrebbe poco da invidiare ai top, ma appunto le certezze che offre non sono molte al momento e l’età avanza anche per lui.
CHI SALE:
Simeone, Nkounkou, Pedersen
CHI SCENDE
Lazaro, Maripan, Biraghi, Ilic, Anjorin, Aboukhlal
GIUDIZIO SOSPESO
Zapata, Adams
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