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Atalanta, Pessina incanta: corsa ed inserimenti al servizio della ”Dea”

Il centrocampista classe '97 stupisce tutti contro il Sarajevo ripagando appieno la fiducia di Gasperini: un tassello in più per l'Atalanta e per le nostre fantasquadre?

Giuseppe Ronco

"La sfida contro il Sarajevo valida per i preliminari di Europa League è stata anche la prima gara ufficiale di Matteo Pessina con la maglia dell’Atalanta. Una partita, per lui, dal sapore agrodolce: da un lato risultato amaro, che non rende giustizia del dominio nerazzurro visto sul terreno di gioco; dall’altro la dolce consapevolezza di poter tornare a casa avendo dato il massimo. Pessina non solo non stecca la sua prima uscita ufficiale, ma addirittura brilla nella notte di Bergamo imponendosi tra i migliori in campo: corsa, tempistiche perfette, rapidità nel vedere l’azione e sviluppare il gioco, tanta tecnica e, soprattutto, tanta concretezza.

ATALANTA, PESSINA: CARRIERA E CARATTERISTICHE TECNICHE

"Pessina è arrivato l’estate scorsa dal Milan come contropartita nell’affare che ha portato Conti in rossonero: nato a Monza il 21 aprile 1997, è proprio con la squadra della sua città natale che esordisce in Lega Pro, dopo numerose stagioni nelle giovanili, rendendosi protagonista con 20 presenze e 3 gol. Svincolato dopo il fallimento della società brianzola, viene scritturato dal Milan che lo gira in prestito per la stagione successiva prima al Lecce e poi al Catania, realtà in cui Matteo non è riuscito ad esprimersi al meglio collezionando solo 4 presenze complessive.  

"Nell’estate del 2016 passa in prestito al Como, sempre in Lega Pro, dove riesce a mettere in luce tutte le sue qualità: 41 presenze tra campionato e coppa di lega e ben 9 gol segnati. Numeri da capogiro per il centrocampista appena diciannovenne, su cui inziano a puntare i riflettori della nazionale Under-20: partirà nel maggio 2017 per il Mondiale di Corea, portando a casa il bronzo e collezionando ben 8 presenze di cui 7 da titolare.

"Ed è proprio qui che entra l’Atalanta nel futuro del giovane centrocampista brianzolo, tesserato nell'affare Conti e girato poi in prestito allo Spezia in Serie B dove stupisce tutti: 38 presenze e 3 reti alla sua prima stagione nel campionato cadetto, vincendo anche il premio di “miglior giovane della Serie B”, e tutto questo senza aver mai giocato nel campionato Primavera.

"Al termine della stagione l’Atalanta lo aggrega in rosa e parte per il ritiro di Rovetta. Prende parte a tutte le amichevoli precampionato, giocando il secondo tempo con la Rapp. Val Seriana, 60’ col Brusaporto ( rilevato poi da De Roon ), gli ultimi 20’ contro l’Herta Berlino e la grande partita da titolare all’esordio contro il Sarajevo, in cui ha risposto presente alla chiamata non facile di sostituire un certo Freuler in mezzo al campo.

"Buona fisicità (77 kg su 1,83 metri di altezza), predilige occupare le zone centrali del campo: impiegato in passato prevalentemente come regista in un centrocampo a 3, ha coperto anche il ruolo di mezzala e, meno frequentemente, quello di trequartista. Coniuga una buona visione di gioco ad un’ottima tecnica di base, a cui si aggiungono rapidità di passaggio, velocità nel far scorrere la manovra e tanta concretezza, il tutto coronato da un discreto senso del gol. 

ATALANTA, PESSINA: CHE APPETIBILITA' AL FANTACALCIO?

"Si colloca come vice-Freuler o vice-De Roon, ruolo che riesce ad interpretare al meglio, ma nella fucina sempre in fermento che è l’Atalanta e, soprattutto, con un tecnico come Gasperini bravissimo nel plasmare i giovani valorizzandone le caratteristiche principali, potrebbe benissimo a stagione in corso apprendere i meccanismi per giocare tra le linee ed ereditare quello che era il ruolo di Cristante, forte di una capacità di inserimento e di un senso del gol che Matteo ha dimostrato di avere in canna. Ed al Fantacalcio? Nelle nostre fantasquadre ideali Pessina si colloca come una delle scommesse più intriganti: il pronostico è quello di un’asta senza troppi rivali, e la possibilità di prenderlo al costo di chiamata è molto alta. La titolarità non è garantita, anzi, ma le qualità ci sono e la mentalità è quella di un giocatore maturo. Il turnover dettato dalle coppe potrebbe dargli lo spazio di cui ha bisogno per crescere definitivamente e Gasperini è l’uomo giusto per valorizzarlo e farlo grande: l’ottavo slot delle nostre fantasquadre lo chiama, e siamo sicuri che Matteo risponderà presente.

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