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Apologia del pacco, cap. 3: Mario Gomez

Compra la prima punta della Fiorentina, dicevano...

Nicolò Premoli

Siamo tutti bravissimi a prendercela con noi stessi o sfottere gli avversari per il pacco acquistato ad inizio anno. Meno bravi a ricordare quanto quel pacco ha fatto in passato o più semplicemente soltanto una stagione fa. Ecco a voi l’apologia del pacco perché un bidone (non) è per sempre…

«Questo è l'anno di Gomez» (tentantivo di autoconvincimento forzato davanti al riscaldamento di Bernardeschi)

 «Mi hai comprato anche quest'anno? Ma che bravooo!»

Questo è un attaccante da doppia cifra...magari a Briscola

Sì, certo. Magari se giocate a FIFA con difficoltà rasoterra. Rasoterra come il suo rendimento con la maglia viola nelle ultime due stagioni. Eppure il nazionale tedesco non è proprio nato con i piedi a banana, anzi. Sfiorare per due anni di fila i 30 gol in Bundesliga non è certo un risultato che un Pazzini qualsiasi può ottenere e il suo arrivo in terra toscana aveva davvero fatto sognare la tifoseria viola. Alla sua presentazione lo stadio era pieno: 25.000 tifosi ad acclamarlo, chissà quanti fantacalcisti pronti a mettere sul piatto qualsiasi cosa pur di averlo in squadra. Il primo settembre 2013 mette pure a segno la sua prima doppietta in Serie A contro il Genoa (finirà 5-2 per la Fiorentina): sembra l'inizio di un campionato trionfale, è invece l'anticamera del disastro.

Panzer tedesco? No, cristallo cinese

Chi gioca a calcio lo sa bene: quando il ginocchio inizia a fare scherzi nulla sarà mai più come prima. Esattamente due settimane dopo la prima doppietta il ginocchio destro perde colpi. «Lesione parziale al legamento» recita la visita medica, titoli poco ortodossi recitano i fantallenatori per almeno due mesi. Quando tutto sembra sistemato ci si mette pure una tendinite che posticipa il rientro e mette in allarme chi aveva speso metà budget sul tedesco. Dopo essere tornato in campo soltanto a marzo 2014 potrebbe finalmente rifarsi delle delusioni accumulate. E invece no. Lesione al collaterale mediale e stagione finita.

«Questo è l'anno di Gomez, questo è l'anno di Gomez»

Conoscete la scena del film Shining dove Jack Nicholson inizia ad inseguire la famiglia con ascia alla mano dopo aver riempito almeno mille pagine con la frase: «Lavorare soltanto e non giocare rende Jack un ragazzo noioso»? Bene, ora sostituite quella frase con il mantra di chi anche a settembre 2014 ha sborsato parecchio per il tedesco «questo è il suo anno».  Il finale - con le dovute proporzioni - è proprio come quello di Shining: sostituite l'ascia con un telecomando ed otterrete un fantacalcista impazzito che si aggira per casa maledicendo anche San Darko Pancev, protettore dei bidoni di tutto il globo. Forse sarà proprio il 2015/16 l'anno giusto per Gomez, quel che è certo che all'asta nessuno farà il suo nome. Il tedesco finirà infatti al Besiktas: chissà se i fantacalcisti turchi avranno capito la lezione. O proveranno in tutti i modi a far rinsavire quel bomber che a Firenze ha segnato meno di Gonzalo Rodriguez.

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