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Parma, è finita. Sarà Serie D per i ducali

Si ritirano dalla corsa all'acquisto del club le due cordate, svanisce il sogno Serie B

Redazione Fantamagazine

Lunedì 22 Giugno 2015, giorno che sarà ricordato come quello che sancisce la morte sportiva del Parma FC. Le due cordate rimaste in corsa per acquisire il club si sono ritirate, e cosi il Parma sparisce dal professionismo.

Le due cordate interessate che stavano lavorando assieme ai curatori fallimentari per trovare una soluzione non hanno avuto il coraggio di fare un salto imprenditoriale nel buio. I curatori nominati dal giudice avevano fatto di tutto per rendere appetibile la società, interpretando in maniera anche un po' avventurosa il "Debito Sportivo", riducendolo da 80 mln a circa 22,6 mln grazie ad accordi con i giocatori e tagli drastici. Purtroppo i circa 115 contratti in essere con calciatori sparsi in tutta Italia e il forte rischio che la nuova proprietà potesse essere vittima di numerosi ricorsi di creditori hanno scoraggiato sia Mike Piazza (leggenda della MLS), sia Corrado (manager famoso, parmigiano d'adozione e amministratore della famosa catena The Space Cinema).

Missione fallita. I tifosi e la piazza speravano di poter ripartire dalla Serie B, con un nuovo proprietario, un nuovo inizio. Non sarebbe stato necessario fare mercato, visto che Leonardi prima di scappare aveva messo sotto contratto circa 115 giocatori (in gran parte di B e Lega Pro).

Purtroppo il patto stretto con il Presidente della FIGC Tavecchio a marzo si è rivelato una trappola mortale. Il Parma il 19 marzo è stato dichiarato fallito dal Tribunale. A quel punto, la squadra e la piazza esasperati da una stagione da film horror dove si erano susseguiti personaggi folkloristici tra cui Taci e Manenti, volevano ripartire da zero con la Serie D, senza debiti, facendo piazza pulita della società. Intervenne Tavecchio, che per non pagare milioni di euro di penale a Sky causa inadempienze dei contratti televisivi (sarebbe stato falsato completamente il campionato e Sky non avrebbe potuto trasmettere ogni settimana una partita), si offrì di 'salvare' il club e stanziare circa 5mln per finire la stagione, dicendo infatti che avrebbe portato lui stesso una fantomatica cordata canadese per rilevare il club. Dimostrazione che è si è voluto aiutare il Parma solo per interessi economici visto che il fallimento era avvenuto a campionato in corso, ma una volta finito il campionato il Parma non interessava più a nessuno.

Il Parma FC è morto. Finiscono con lui quasi 102 anni di storia e 24 campionati in A disputati negli ultimi 25 anni. In bacheca anche 4 trofei internazionali (che la rendono la 4° squadra italiana più blasonata in ambito europeo): 2 Coppe UEFA, 1 Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA, 3 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana.

Sparirà il settore Giovanile che era una delle poche cose che stavano funzionando e dalle quali si poteva ripartire. Tutti i giocatori della prima squadra saranno svincolati e liberi di accasarsi altrove. Saranno felici quei presidenti che avevano giocatori in comproprietà (vedi il Cesena con Defrel). Ovviamente anche i dipendenti della società andranno in gran parte a casa e ci sarà un evitabile ridimensionamento della struttura societaria. In tutto questo i creditori rimarranno a bocca asciutta non percependo niente di tutto quello che dovevano avere. La città perde cosi un pezzo importante, tutto per colpa di Ghirardi.

Addio Parma

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