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Tipi da asta #9: (chi odia) l’asta a mercato chiuso

Avete aspettato la fine del mercato prima di fare l'asta? Pensate che il vostro pupillo passasse inosservato? Fantascienza, altro che fantacalcio

Nicolò Premoli

"Nemmeno voi avete idea del come o del perché. Ma per qualche imperscrutabile motivo eravate arrivati all'alba della prima giornata di campionato con un paio di nomi cerchiati in rosso. Nomi passati inosservati agli occhi (più che) vigili dei vostri avversari. Silenzio assoluto nelle chiacchiere da bar, nessuna menzione nemmeno dopo il secondo giro di Montenegro: la scommessa al sicuro, blindata nel segreto più assoluto. Aspettavate già i «ma questo chi sarebbe?» dopo la chiamata all'asta. Ma non avevate fatto i conti con l'inizio della Serie A. Di quelle prime due giornate capaci di stravolgere anche il segreto meglio custodito.

L'ARIA DI SETTEMBRE, QUEI BONUS DI TROPPO...

"Deve esserci una regola aurea nascosta da qualche parte nell'universo pallonaro, nella galassia fantacalcistica. Secondo questa regola nei primi centottanta minuti di gare a mettersi in mostra saranno proprio le scommesse appuntate giorni - a volte intere settimane - prima della data fissata per l'asta. A nulla valgono speranze di prestazioni pessime ed esordi tribolati. L'aria di settembre pare fare bene, soprattutto agli obiettivi di mercato «da prendere ad un credito o poco più». Obiettivi che firmeranno partite da almeno 7 in pagella. Condite ovviamente da più di qualche bonus. Di quelli pesanti, ovviamente.

...E QUEI GIOCATORI CHE COSTANO TROPPO

"Prendete Kessie. Centrocampista dell'Atalanta che l'anno scorso ha giocato in serie B, a Cesena. Kessie, proprio uno di quei nomi cerchiati in rosso. E che in due presenze ha quasi eguagliato il numero di reti segnate nella stagione passata. Kessie è forte senza dubbio. Ma quei tre gol faranno schizzare il prezzo alle stelle. Probabilmente verrà via ad un prezzo non troppo lontano da quello di un top di reparto. Le follie dell'asta di settembre, quelle follie che si maledicono appena completata la squadra. Appena arrivati senza crediti al sesto attaccante.

LA MAGIA FINISCE, PRIMA O POI

"La regola aurea per cui le prime due partite riescono a trasformare buoni giocatori in piccoli fenomeni spesso, spessissimo è legata ad un'altra legge non scritta. Una legge che il fantacalcista, che quell'asta di settembre proprio non la digerisce, conosce a memoria. Quell'incantesimo che trasforma Kessie in Pogba, Belotti in Ronaldo (almeno al fantacalcio) infatti è destinato a svanire appena conclusa l'asta. Perché Kessie non è Pogba, Belotti deve ancora imparare tanto, tantissimo. Chi odia l'asta di settembre lo sa fin troppo bene. Sa fin troppo bene che quel cerchio rosso, intorno a quel nome custodito come una lettera d'amore, è destinato a svanire.

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