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Tipi da asta #6: l’impreparato

In università c'è chi vuole trenta e chi spera nel diciotto: pensate che al fantacalcio le cose siano tanto diverse?

Nicolò Premoli

"Oh ragazzi, ditemi qualcuno di forte che non so niente

"Una frase che squarcia il silenzio tagliato soltanto dalle pale del ventilatore sopra la tavola. Proprio negli minuti di tregua prima della guerra dell'asta. Parole che si ripetono ogni anno, a cadenza regolare. Pronunciate dall'immancabile fantacalcista impreparato capace di giungere all'asta - magari con un pizzico di ritardo, che non guasta mai - con un abbozzo di formazione scarabocchiato su un Post-it e la totale assenza di qualsivoglia strategia. I nomi conosciuti? Soltanto i più famosi, quelli sulla bocca di tutti che anche la fidanzata completamente a secco di cultura pallonara conosce. Naturalmente l'impreparato si presenterà senza listone di circostanza e continuerà imperterrito a sottrarlo di soppiatto agli altri partecipanti. Che, naturalmente, non gradiranno.

"Oh ma dov'è andato a giocare Padoin quest'anno? Atalanta?

"Proprio come nel caso di uno studente universitario che prova un esame, anche nella testa dell'impreparato regna la confusione più assoluta. Spesso le nozioni di calciomercato risalgono ad almeno un paio di stagioni precedenti, tanto che la composizione delle rose risulta in gran parte ignota. Inizierà quindi una serie di domande assurde quanto fantasiose che spingeranno gli altri componenti della Lega a rispondere in modo altrettanto assurdo e fantasioso. Soprattutto dopo l'ennesimo «Ma questo dove gioca?» dell'asta.

"Dai però, almeno questo lasciatemelo che non so chi altro prendere

"L'impreparato proverà in tutti i modi a muovere a compassione la restante parte del tavolo. Ovviamente con risultati scadenti. Il destino della sua rosa durante il campionato però è totalmente assurdo, governato dalle leggi del Caos, proprio come la strategia d'asta utilizzata. I venticinque finiti nelle grinfie dell'impreparato infatti potranno andare incontro al triste destino dell'ultima piazza fin dalle prime battute oppure, quasi per magia, finire per dominare il campionato. Lasciando ovviamente più di un semplice pizzico di rabbia ed irritazione tra chi già a  giugno era alle prese con lo studio di statistiche, mercato e probabili formazioni. Dopotutto si sa: al cul non si comanda.

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