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The Day After: 20a giornata

Tra gioie e dolori, lacrime e sfottò: il lunedì del fantacalcista

Nicolò Premoli

Quando una giornata parte male è molto difficile vederla risollevarsi. Quando nella prima partita della giornata due gol sono sinonimi di altrettanti potenziali malus significa che qualcosa non è andata per il verso giusto. Ecco che allora nella mente del fantacalcista si affacciano pensieri di sventura rivolti ai giocatori dell'avversario, triplette dei propri attaccanti e magari un bel SV per recuperare lo svantaggio maturato in precedenza.

La sagra del malus in tinta nerazzurra

Atalanta-Inter è stata la prima partita della ventesima giornata. L'Inter doveva fare di tutto per invertire la rotta e riprendere il sentiero tracciato da Mancini, magari con un risultato più tondo di un 1-0. Sull'altro fronte un'Atalanta che arrivava da tre sconfitte consecutive. Non è finita 1-0, l'Inter non ha vinto e soprattutto nessuno ha segnato nella porta giusta. Due autogol hanno fissato il punteggio finale sull'1-1: prima Murillo poi Toloi, nel giro di una decina di minuti. C'è anche chi aveva pensato di schierarli entrambi, magari confidando in una di quelle partite chiuse dove il primo tiro in porta arriva alla mezz'ora. Dopo trenta minuti invece la sua giornata fantacalcistica era irrimediabilmente rovinata, devastata da due malus. Ed ecco allora scattare le preghiere, magari esaudite da un Handanovic in formato Benji Price. La parata su Cigarini vale il prezzo pagato all'asta di settembre.

Subito Immobile, sempre Higuain

Qualcuno ha già messo l'ipoteca sulla casa per metterlo in rosa. Altri invece maledicono il suo gol all'esordio che farà lievitare ulteriormente la quotazione in sede d'asta. Immobile si è presentato nel migliore dei modi mettendo a segno il primo gol nella sfida contro il Frosinone che mescola i portieri ma resta pericolosamente nelle parti più basse della classifica. Un ritorno al passato per i granata, un presente che non cambia per il Napoli. Higuain ha raggiunto quota 20 gol in 20 partite, con 7 doppiette che non guastano mai. Un risultato che rende entusiasti tutti i fantacalcisti che hanno preferito lui ad altri top di reparto. Se sapesse battere i rigori saremmo di fronte al Toni della stagione 2005/2006. Un Toni che a distanza di dieci anni è costretto a fare i conti con l'ennesima assenza per infortunio.

Genoa da assalto, Dybala corsaro

Ansaldi domenica non ha segnato ma è quasi come se l'avesse fatto. Il terzino del Genoa ha infatti messo a segno ben tre assist per i suoi compagni che hanno rispedito in Sicilia un Palermo che cambia allenatori ma dovrebbe forse dare uno sguardo alla rosa. Pavoletti timbra ancora una volta così come Dybala che stende l'Udinese a domicilio. Lontano dai riflettori delle grandi invece c'è un certo Lollo che, schierato come trequartista, è già al secondo gol per il Carpi: una bruttissima sensazione averlo contro considerando che il centrocampista non è mai stato un grande marcatore. Tornando nei piani alti invece occhio a Nainggolan che, piazzato a ridosso delle punte, ha subito piazzato il bonus pesante. Che manca a Dzeko, decisamente troppo impacciato. Roba da far rimpiangere Gomez che ne sbagliava meno del giallorosso.

Se la Roma non ride...

...anche la Lazio non se la passa bene. Il Bologna ha bloccato i biancocelesti sul pareggio dopo essere stati in vantaggio per un'intera frazione con i gol di Giaccherini e Destro. Soltanto l'ingresso di Lulic e Klose ha consentito a Pioli di riprendere in mano una partita che pareva sfuggita di mano. Peggio è andata alla Sampdoria dove Eder e Muriel, sull'onda di uno Dzeko in formato Pancev, sembrano aver dimenticato come fare gol. Non si è invece dimenticato come segnare Bacca che ha steso la Fiorentina sull'assist di Bonaventura. Insieme al colombiano é andato in rete anche un giocatore di cui ci si poteva aspettare tutto tranne che il +3. Il secondo gol é infatti di Boateng. Che sia lui la sorpresa del mercato di riparazione?

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