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Serie B: il personaggio del turno – Andrea La Mantia, a Vercelli per sbranare la cadetteria

Ogni giornata scopriremo assieme, in modo approfondito, il personaggio del turno appena trascorso. Per la 5a giornata di Serie B abbiamo scelto Andrea La Mantia, attaccante della Pro Vercelli.

Redazione

"L'aveva assaggiata sei stagioni fa, ma non era ancora tempo per un rapporto maturo. Gli anni sono trascorsi e, le cose, sembrano essere nettamente diverse adesso. La Serie B lo ha aspettato e Andrea La Mantia l'ha riconquistata. Il centravanti classe 1991 è partito alla grande con la sua Pro Vercelli, segnando 4 volte nei 277 minuti giocati fin adesso.

SERIE B: IL PERSONAGGIO DEL TURNO - ANDREA LA MANTIA

"L'attaccante è originario di Marino, comune in provincia di Roma. Non deve spostarsi più di tanto per intraprendere la carriera di calciatore: riesce a convincere i dirigenti del Frosinone nel concedergli un'opportunità. La chance arriva nella stagione 2009-2010, quando con il club ciociaro debutta, all'età di 18 anni, in Serie B. Nelle quattro apparizioni con i gialloblu non segna alcuna rete. Terminato l'assaggino del campionato cadetto, inizia la vera e propria formazione nella Serie C italiana.

"La Mantia veste le casacche di Foglino, Frosinone (retrocesso nel frattempo) e Andria. Ma ancora non riesce a vantare il dono della continuità, sia in termini di reti che di presenze. Con il Barletta i gol aumentano sensibilmente: 9 realizzazioni in 40 gare è la media di La Mantia nei due anni in biancorosso. Lascia la Puglia per trasferirsi a San Marino, dove va in gol per 6 volte e disputa 30 partite. Una stagione importante, la stagione prima dell'esplosione definitiva in quel di Cosenza.

"La dirigenza dei Lupi acquista il centravanti, sottoscrivendo un contratto annuale. La Mantia viene stregato dall'aria calabrese. Alla fine della passata stagione, infatti, l'attaccante poteva farsi forte di 13 reti in 24 partite, con una media di 1 gol ogni 94'. Sotto la guida di Roselli, il bomber laziale mostra a pieno le sue qualità, lasciando presagire la crescente maturazione calcistica.

"190 cm per circa 85 chilogrammi di peso. Caratteristiche che lo rendono un cliente scomodissimo per i pacchetti arretrati delle squadre avversarie. La Mantia sfrutta bene le sue doti fisiche, rendendo a meglio nel ruolo di punta centrale, ma è disposto anche a dividersi l'attacco se il mister lo richiede. L'ex Cosenza non si isola dal gioco, anzi partecipa alla costruzione dell'azione ed è attivo nella manovra corale con i compagni.  Uno dei suoi modi preferiti per costringere il portiere avversario a raccogliere la palla dal fondo del sacco? Il colpo di testa.

"Lo spirito di sacrificio non sarà certo dimenticato, a garante c'è tutta la gavetta fatta in Lega Pro. La Mantia è conscio di dover impegnarsi al massimo per imporsi e dimostrare di meritarsi la categoria, ma è anche sicuro dei suoi mezzi e qualità. Il messaggio al suo attuale allenatore, Moreno Longo, l'ha inviato chiaro e tondo il giorno del debutto con la maglia delle Bianche Casacche, quando ha segnato il gol della bandiera nella partita persa 4-1 e valevole per la Coppa Italia contro il Torino di Sinisa Mihajlovic. La freddezza tipica di ogni attaccante d'area di rigore non manca al nuovo del Silvio Piola, come dimostrano i due rigori trasformati con Benevento e Cittadella.

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