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«Mettila alle 16:30», la formazione in prestito

Morandi è stato beccato in pieno...ma voi siete così sicuri di essere senza colpe?

Nicolò Premoli

Martedì è crollato un mito della rete. Un personaggio che strappava like e commenti a pioggia sulle sue foto. Foto che ritraevano una vita genuina, di quelle che ognuno di noi potrebbe condurre. Badile alla mano, qualche scatto nell'orto oppure con giacca e cravatta. Gianni Morandi ha colto nel segno. O meglio, aveva. Sì, perché proprio ieri è successo il fattaccio: un'innocente foto su Twitter ha rivelato il lato oscuro del buon Gianni. E' bastata una semplice frase, che non doveva trapelare. «Mettila alle 13». Subito il web si è scatenato accusando il cantante bolognese di avere un social media manager, di non essere genuino come tutti pensavano. Di non essere l'autore dei suoi post strappa-abbracci. Ma voi fantacalcisti siete proprio sicuri di non aver mai ceduto «in prestito» la vostra formazione?

«Mi raccomando, conto su di te»

Capita a tutti prima o poi. C'è chi si sposa e parte per il viaggio di nozze intorno al mondo, c'è chi è all'estero senza uno straccio di connessione o l'accesso ad un PC. Tempi duri per chi fa il fantacalcio, soprattutto se la morosa vi chiede impone di partire il giovedì per fare un weekend (più che) lungo. Con la formazione ancora tutta da inventare. Davanti a questa prospettiva c'è chi pensa di schierare i suoi giocatori il mercoledì rischiando di giocare in nove e chi invece, con almeno due settimane da spendere lontano dall'Italia, si affida ad un amico riponendo nelle sue mani le speranze di portare a casa la vittoria. «Allora te la affido. Mi raccomando: fai come ti ho detto».

«Tranquillo, puoi fidarti»

Anche se con una fede al dito o la testa già al weekend romantico a Parigi, il fantallenatore non perde il vizio di dispensare consigli e dritte. Chi affida la formazione all'amico lo fa tra mille scrupoli ed indicazioni. Nemmeno fosse una madre alle prese con la baby sitter. «Non mettere la difesa a quattro a meno di infortuni a centrocampo», «occhio che ho un portiere che gioca in casa e uno in trasferta». Per venirne a capo bisogna armarsi di block notes. E di tanta pazienza. Dopotutto avete in mano un compito che definire spinoso è riduttivo. Il destino di una giornata passa dalle vostre scelte.

«Comunque poi vedi te, sia chiaro»

Non esiste scarica barile peggiore di questo. Una frase che apre panorami di tempesta e sventura. Anche peggiori degli scenari scatenati da un «fai come vuoi» della ragazza. Mentre il vostro amico è a Honolulu, mojito alla mano e palma sulla testa voi vi trovate il sabato pomeriggio davanti al PC con una scure che pende dal vostro soffitto. Una scure di minacce. Perché dopo tutte le indicazioni che avete accuratamente appuntato la squadra del vostro collega fa acqua da tutte le parti. Giovedì si è stirato il centrocampista di punta, venerdì la febbre ha bloccato il portiere che gioca in casa. Se poi ci si mette pure il turnover sono davvero guai. Potete prendere indicazioni ed appunti e tentare il tiro libero verso il cestino dei rifiuti: ora è tutto nelle vostre mani. Spulciate siti, giornali e ogni notizia come se quella formazione fosse vostra. Fate magari l'opposto di quanto prescritto dal vostro amico per evitare di vederlo giocare in dieci. Quello che accadrà dopo è già scritto: all'avversario di giornata segnerà anche il difensore da un gol a stagione e vi ritroverete a sperare nella panchina per non avere un buco. Speranza vana, futile: perderete (quasi) certamente. E sarà in quel momento che riceverete un messaggio cui seguirà una discussione quotata 1:1 alla SNAI.

«Ehi ciao! Tutto ok lì? Com'è andata al fantacalcio?»

«Perso»

«Come perso? Ma hai messo chi ti avevo detto?»

«No, era rotto. Ho messo quell'altro»

«Ma perchè??? E' grammo come il rudo...e io che contavo su di te!»

Perché la connessione per fare la formazione non c'è. Ma quando si tratta di polemizzare non c'è fuso orario che tenga. Formazione in prestito o no, il fantallenatore non va mai in vacanza. Mai.

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