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Granit e Taulant Xhaka: fratelli contro

Due maglie diverse, due nazionali, lo stesso girone: così vicini, così lontani

Nicolò Premoli

"Un’aquila nera su sfondo rosso ed una croce bianca. Due simboli diversi, distanti più di qualche semplice chilometro. Per due paesi che si ritroveranno, per la prima volta nella storia, a giocarsi l’accesso alla seconda fase degli Europei nello stesso girone. Svizzera e Albania, Petkovic contro De Biasi. Ma non solo: perché nonostante solo un anno e mezzo li separi Granit e Taulant Xhaka si riscopriranno avversari l’undici giugno a Lens. Con due maglie diverse, ma lo stesso pensiero ben fisso in testa: lasciare un piccolo segno nella storia del calcio europeo. O fare di tutto per riuscirci.

SEGNI PARTICOLARI: MAGLIA ROTBLAU, CON UN'AQUILA SUL CUORE

"Taulant Xhaka è il fratello maggiore. Come Granit è nato a Basilea, nel marzo del 1991. A più di milletrecento chilometri, direzione sud-est, l’ormai ex Jugoslavia è una polveriera: i muri dei palazzi diventano scheletri straziati, c’è chi riesce a fuggire e chi prova a sopravvivere all’orrore. E’ proprio la guerra che spinge la famiglia Xhaka in Svizzera: Taulant nasce e cresce nel paese elvetico al riparo da quanto sta succedendo in Kosovo. Con i piedi ci sa fare tanto che entra nelle giovanili del Basilea. Fa il suo esordio tra i “grandi” nel 2011 ma lo spazio è poco: un anno e mezzo di prestito al Grasshoppers e Taulant è pronto finalmente a diventare titolare con la maglia Rotblau. La stessa che indossa il fratello Granit, a partire dall’età di 10 anni.

DALL'UNDER ALLA NAZIONALE MAGGIORE: DESTINI OPPOSTI

"Anche Granit a calcio se la cava. Piuttosto bene considerando l’esordio nei turni preliminari di Champions appena spente le diciannove candeline. Il Basilea in Svizzera ha ben pochi rivali ma i due fratelli Xhaka riescono a farsi spazio anche nelle nazionali giovanili elvetiche. Tutta la trafila delle “under” con Granit titolare durante l’Europeo U-21 del 2011 e Taulant che colleziona qualche fugace apparizione durante le qualificazioni della competizione continentale di categoria soltanto due anni dopo. Tutto lascerebbe pensare che, lasciata alle spalle l’avventura tra gli under, entrambi vestiranno la maglia della nazionale elvetica: Taulant però la vede diversamente. Alla terra di origine dei suoi genitori è legato più che da un semplice spirito nazionalistico. Quell’aquila non ha mai smesso di volare nella sua mente, nel suo cuore: ecco allora la scelta della nazionale albanese. Corre l’anno 2014.

ALBANIA E SVIZZERA: COSì VICINE, COSì LONTANE

"Miglia o chilometri poco importa: Svizzera ed Albania non sono per nulla vicine: la geografia non inganna. Come non inganna il grande numero di calciatori che dai Balcani hanno preso la via delle Alpi: Dzemaili nato in Macedonia da una famiglia albanese sbarca in Svizzera ancora bambino, Shaqiri vede la luce a Gjilan. E’ un pallone ad unire due mondi distanti: un pallone pesantissimo per l’Albania che ha carezzato per la prima volta nella sua storia la possibilità di disputare un Europeo. Un pallone carico di aspettative per la squadra di Petkovic che non ha mai superato gli ottavi di finale. Una sfera su cui si specchieranno i destini di due fratelli nati soltanto ad un anno e sei mesi di distanza. Due fratelli contro.

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