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Udinese, Tudor: “Il 3-5-2 verrà abbandonato”

Prima conferenza stampa per il tecnico dell'Udinese che annuncia novità dal punto di vista tattico

Stefano Martelli

"Arriva la prima conferenza stagionale per Igor Tudor, tecnico dell'Udinese che guiderà i friulani anche nella stagione 2019/20. Parole che danno subito una novità dal punto di vista tattico con l'abbandono del consueto 3-5-2.

LE PAROLE DI TUDOR

"Sugli obiettivi stagionali: "Fare bene. E comunque gli obiettivi sono legati alla rosa, i giocatori fanno la differenza. Questa squadra, con questa rosa ha sofferto negli ultimi due anni; si sono cambiati tanti allenatori, ma sono sempre i giocatori che determinano le sorti. Io con il mio staff darò tutto per arrivare non a situazioni come negli ultimi due anni. L'obiettivo vero è di non soffrire e arrivare alla salvezza nelle ultime giornate"

"Su Jajalo: "Lo conosco da 10 anni, l'ho voluto all'Hajduk. E' un giocatore di qualità e esperienza, ci darà una grande mano. Agli allenatori non piace il mercato aperto fino al 2 settembre, complica il lavoro. Non capisco questa regola che non viene cambiata. Ma bisogna adattarsi e sperare che il mercato aiuti. E' un problema di tutti gli allenatori in A, bisogna adattarsi".

"Sul cambio tattico: "Cambierò qualcosa, non sarà più 3-5-2. Poi vedremo, serve gente con caratteristiche diverse. Con il 3-5-2 servono 4 punte, altrimenti no. Ne ho parlato con la società, stiamo lavorando assieme su questo. Già ieri in allenamento ho provato tattiche diverse. E così sarà tutto l'anno".

"Su Barak: "E' difficile da dire, siamo in pieni lavori, c'è il mercato. Barak ha grande qualità, è mancato tanto. Viene da un anno in cui non ha giocato. Speriamo che sia pienamente recuperato, saranno le partite a dirlo. L'anno prima ha fatto sette gol, sono contento che sia tornato ad allenarsi con la squadra".

"Sulla possibile difesa a 4 e su Becao: "Oggi ci sarà la firma di Beçao, è bravo, dietro siamo messi bene, saremo una squadra importante. Partiremo da una base con un grande portiere. Ho fatto analisi sulla fase offensiva, abbiamo fatto pochi gol lo scorso anno. Bisogna segnare di più: questo dipende dalla qualità, ma anche dall'approccio alla gara. Una programmazione della squadra si fa sempre con il numero di gol che i giocatori possono fare. Sono i giocatori che fanno la differenza, la loro qualità.  E' bravo, dietro siamo messi bene".

"Sugli attaccanti: "Okaka sta facendo la preparazione con il Watford. Noi qui abbiamo Teo e Lasagna. Teo ha buona mentalità, si allena sempre al massimo, ha buone caratteristiche. Kevin ha fatto sei gol lo scorso anno, prima 12. E' un giocatore da doppia cifra, ma dipende anche da come si gioca. Se chi gli sta attorno ha qualità per passargli la palla bene, altrimenti si fatica e lui farà meno gol".

"Su Balic"E' qua, un ragazzo che non si è potuto esprimere a livelli in cui potrebbe. Dipende anche dalle scelte degli allenatori precedenti. A me piacciono i giocatori di qualità e lui è uno di quelli. Mi piace chi sa giocare al calcio, non chi recupera palloni. Il bel gioco è determinato da giocatori che sanno giocare a calcio: Balic sa giocare a calcio, a me piace. Negli anni scorsi a centrocampo sono stati scelti giocatori diversi e lui giustamente ha faticato. Questo non vuol dire che loro non hanno avuto ragione: ci sono modi e modi di raggiungere un risultato. Io di Balic ho detto che se la squadra ha qualità, lui si può esprimere bene. Se si sta dietro a lottare, lui non riesce ad esprimersi. Se in mediana metti gente che recupera palloni, non esprimi calcio".

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