Terminato il mercato (avaro di emozioni per il Torino), è tempo di rituffarsi in clima campionato: domani, alle 12.30, i granata scenderanno in campo contro la SPAL. Il tecnico Mazzarri ha presentato la sfida quest'oggi in sala stampa rispondendo alle domande dei cronisti.
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Torino, Mazzarri: ”Djidji in forte dubbio, Meitè non ha eguali”. E su Ansaldi…
Le parole del tecnico granata alla vigilia della trasferta di Ferrara
TORINO, LE PAROLE DI MAZZARRI
Sull'attacco granata: “Il mio attacco nel mio Toro ideale? Il mio Toro ideale è quello che ha vinto contro la Sampdoria. Se lei va a vedere era una squadra equilibrata, con due attaccanti, un trequartista come tutto l’anno. Più che altro è come si interpreta la gara, le due fasi di gioco. Poi ovviamente più giocatori tecnici ci sono e più giocate si possono fare, ma non basta questo, ci vogliono tante cose in questo calcio“.
Sulla coesistenza Zaza-Belotti: ''Queste scelte si fanno pensando anche all’effetto che fanno sui difensori: quando stanno bene i due attaccanti mettono in apprensione chiunque. Poi li avevamo messi a pressare la salita di uno degli stopper laterali dell’Inter. Non venivano su perché volevamo che fosse così. Adesso che giocano insieme si trovano anche di più.”
Su Meitè: “La fisicità di Meité non ce l’ha nessuno. Un giocatore che fisicamente, a parte Rincon che può reggere il colpo, non ha nessuno di simile. Cosa cambia con Meité non lo posso dire, abbiamo i nostri giocatori con le loro caratteristiche, abbiamo anche Baselli che gioca bene in quelle zone lì, così come Sasa (Lukic, ndr), quindi è un giocatore importante come altri. Si dovrà comunque giocare il posto.“
Su Djidji: “E' in forte dubbio, non sta molto bene. In ogni caso ci sono Moretti e Bremer pronti all’uso. La formazione non la dico: chi ha fatto bene con l’Inter ha forte possibilità di giocare, poi vedremo domani. Non voglio dare vantaggio agli avversari.''
Su Ansaldi: ''L’ho già detto, lui deve solo stare bene fisicamente. Quando sta bene, è un giocatore talmente eclettico che può fare la differenza ovunque. Sia a centrocampo che sugli esterni, un giocatore che ha sia destro e sinistro, è robusto: ripeto, se sta bene è utile in tante parti del campo. Non è detto che giochi sempre a centrocampo, lo valutiamo noi.“
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