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Serie A, le ultime su Milan-Torino: Ibrahimovic e Rebic sfidano Belotti e Berenguer

Scopriamo le probabili formazioni del monday night attraverso le parole dei due allenatori.

Fabiola Graziano

C'è grande attesa a San Siro per il posticipo del lunedì tra Milan e Torino. Entrambe le formazioni sono chiamate alla vittoria: da un lato i rossoneri devono confermare quanto di buono hanno fatto vedere contro Inter e Juventus, dall'altro i granata devono dare segnali di ripresa per allontanare lo spauracchio della zona rossa della classifica.

MILAN, LA CONFERENZA DI PIOLI E LA PROBABILE FORMAZIONE

"Tra le fila del Milan non dovrebbero esserci variazioni rispetto alla semifinale di Coppa Italia disputata lo scorso giovedì contro la Juventus. Nuovamente tra le mura amiche di San Siro, l'undici titolare di Stefano Pioli dovrebbe essere:

"Donnarumma

"Calabria - Kjaer - Romagnoli - Hernandez

"Kessie - Bennacer - Castillejo - Calhanoglu

"Rebic - Ibrahimovic

E alla vigilia del match non potevano mancare le dichiarazioni proprio del tecnico rossonero, di cui riportiamo un estratto interessante in ottica Fantacalcio.

Sulla partita: "Dobbiamo essere preparati a trovare un avversario difficile da superare, perché arriva da un momento difficile e avrà voglia di ribaltare la situazione. Non è un avversario facile, sarà una gara combattuta. Hanno cambiato allenatore e hanno cambiato anche qualcosa tatticamente".

Sulla terza gara consecutiva per Ibrahimovic: "Mi ha detto 'Mister, fidati'. Si è allenato e sta bene".

Sulla Var challenge: "Non sono d'accordo. L'approccio può migliorare, ma è giusto che gli arbitri facciano gli arbitri. A me non piace sinceramente".

Su Castillejo valorizzato: "Il mio lavoro è sfruttare al meglio le condizioni dei giocatori, è stato bravo a lavorare bene. L'arrivo di Ibra mi ha fatto pensare a nuove posizioni, a valutare nuove situazioni tattiche e Samu ha le caratteristiche giuste. Sta facendo tutto con qualità e intensità".

TORINO, LA CONFERENZA DI LONGO E LA PROBABILE FORMAZIONE

Sul fronte del Torino persistono alcuni dubbi di formazione in merito alla tenuta fisica di alcuni elementi fondamentali, ma alla fine il neo-tecnico Moreno Longo dovrebbe optare per il seguente undici titolare:

"Sirigu

"Bremer - Nkoulou - Lyanco

"De Silversti - Lukic - Rincon - Baselli - Ansaldi

"Berenguer - Belotti

E anche per l'allenatore granata questo pomeriggio è stato tempo di conferenza della vigilia, le cui dichiarazioni più significative da un punto di vista fantacalcistico sono le seguenti.

Sulla partita: "Non c'è una trappola particolare. Giocheremo contro una squadra in salute che ha raccolto meno di quanto proposto. Siamo consapevoli di affrontare un Milan diverso, che ha superato i problemi che aveva inizialmente grazie al lavoro di Pioli e all'arrivo di Ibrahimovic".

Su Verdi: "Ha l'influenza, non si è allenato nemmeno oggi ma è convocato. Domani lo valuteremo. Abbiamo qualche idea di come sostituirlo, abbiamo un paio di alternative".

Sulla difesa a quattro: "In questo momento è una variabile. Non è l'aspetto primario perché sia la ricetta a tutti i mali. Anche con questo assetto la squadra aveva dato buone risposte, ma è una soluzione. E' una possibilità che in futuro potremo applicare".

Sulle condizioni di Zaza e Baselli: "Il loro problema è solo il minutaggio: Baselli è stato fermo un po' più tempo, ma entrambi possono fare uno scampolo di partita. Spero che il prima possibile possano essere pronti dal primo minuto".

Su Belotti: "Sta bene, ma è normale che sia difficile esprimersi ai massimi livelli in situazioni come la nostra. E' nel giro della Nazionale, è tra i primissimi in ambito europeo e non possiamo metterlo in discussione. Mi piace utilizzarlo più vicino alla porta, che faccia movimenti verso la porta: non deve correre meno, ma correre meglio".

Su Millico: "E' stato fermo per due giorni, ma è risolto. Oggi ha fatto una buona rifinitura e partirà per Milano".

Sulla convivenza tra Zaza e Belotti: "Sono compatibili e sicuramente ci sarà l'opportunità di vederli insieme. E' un'idea che va tramutata in fatti: se poi non vedo quell'equilibrio che voglio, avremo altre soluzioni. In base a partita e avversario li potremmo vedere".

Su Ansaldi: "Abbiamo in previsione che non abbia i novanta minuti. Decideremo se schierarlo dall'inizio o meno. Essendo appena rientrato, la partita può essere allenante. Non è un giocatore al top, ma è sempre più vicino al top della sua condizione".

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