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Palermo: Schelotto è il nuovo allenatore

L'argentino alla guida dei rosanero, insieme a Fabio Viviani

Fabio Lilliu

Come ormai siamo da anni abituati a vedere in casa Palermo, ieri s'è consumato l'ennesimo avvicendamento di panchine per i rosanero e come fatto notare da Sorrentino nell'intervista dopo la gara di Verona, è la seconda volta in stagione che il tecnico viene esonerato dopo una vittoria. Allontanato Davide Ballardini, che a novembre era subentrato a Iachini, è stato chiamato ad allenare la squadra siciliana l'argentino Guillermo Barros Schelotto, il quale condividerà la panchina con Fabio Viviani, già vice di Iachini ai tempi di quest'ultimo.

Cosa cambia al fantacalcio?

È ancora presto per fare congetture fondate sul modo di giocare di Schelotto: con il Lanus ha schierato spesso il 4-3-3, però questo modulo entrerebbe in conflitto con la posizione di Vazquez, per il quale sarebbe difficile trovare una collocazione. Un'alternativa potrebbe essere il 4-2-3-1, già utilizzato dal tecnico, nel quale gli interni avrebbero maggiori compiti di copertura e il Mudo potrebbe trovare posto dietro la punta. Sul breve periodo però le sensazioni maggiori sono verso una riconferma del 3-5-2, modulo che Viviani ha visto spesso con Iachini, e che almeno nelle prossime partite potrebbe dare qualche garanzia in più. In quest'ultimo caso il sacrificato rispetto alla formazione di Ballardini dovrebbe essere Trajkovski, in favore del terzo centrale difensivo.

Come cambia l'appetibilità dei giocatori?

In porta il capitano Sorrentino ha ancora il problema del contratto da rinnovare, ma finché la classifica non sarà stabile sarà impossibile farne a meno, e sarà chiamato a trascinare la squadra verso la salvezza come nella vittoria di Verona. In difesa Gonzalez è il punto fermo, e il posto che Goldaniga s'è guadagnato con Ballardini dovrebbe rimanere ben saldo, a meno di un'eventuale cessione; Andelkovic a oggi è invece il maggiore indiziato come terzo centrale nel caso si giocasse con la difesa a tre. Più indietro Struna e Vitiello, mentre le fasce saranno competenza di Lazaar e Morganella.

Per il centrocampo si giocheranno i posti Hiljemark, Cristante, Chochev e Jajalo, con il primo che a oggi sembra dare le maggiori garanzie di titolarità; tutti e quattro comunque faranno le loro presenze, di più o di meno a seconda che nel lungo periodo il centrocampo sia composto da due o tre uomini. In attacco Gilardino potrebbe magari risentire ancora di qualche avvicendamento con Djurdjevic ma alla lunga sarà lui il titolare, insieme all'inamovibile Vazquez. Nel caso in seguito venissero utilizzati esterni offensivi potrebbero aumentare le quotazioni di Trajkovski e Quaison, ma al momento il loro utilizzo sembra più probabile a partita in corso che non da titolari. Per quanto riguarda infine Brugman bisognerà vedere come sarà considerato dal nuovo tecnico, anche se nella situazione attuale dovrebbe giocarsela più con i centrocampisti che con gli altri giocatori offensivi.

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