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Milan-Juventus e la Coppa Italia dal duplice valore

Rossoneri e bianconeri si giocano la stagione nella finale della Coppa nazionale

Fabiola Graziano

"La partita della stagione. Massimiliano Allegri non poteva consegnarci definizione migliore per la finale di TIM Cup in programma domani sera all'Olimpico di Roma. Perché se da un lato il Milan di Cristian Brocchi tenterà la disperata impresa di mettere le mani sul trofeo per staccare l’ultimo pass per l’Europa e salvare così parzialmente un’annata dai numeri impietosi, dall'altro la Juventus ha la concreta possibilità di consegnare agli annali l’ennesima pagina storica del calcio italiano, visto che ad oggi nessuna squadra è mai riuscita a vincere per due volte consecutive Campionato e Coppa Italia.

JUVENTUS, PARLA ALLEGRI

"Sarà allora per il valore della posta in gioco, per il semplice fatto che si è nuovamente "a un passo dal fare la storia" come ricordato da Giorgio Chiellini durante la tradizionale conferenza stampa pre-partita, che Mister Max ha preferito lasciarsi qualche asso nella manica, evitando di sciogliere ogni dubbio circa il nome dei prescelti per una maglia da titolare. "Secondo me la formazione non la indovinate", ha infatti ironicamente provocato i giornalisti presenti in sala, prima di scappare all'ultima rifinitura dei suoi ragazzi. Quasi come se avesse in mente di sorprendere tutti stravolgendo le carte in tavola o, per meglio dire, a centrocampo visto che si tratta dell’unico reparto che ha volutamente lasciato avvolto in un velo di mistero. Viene allora da pensare a un ipotetico 3-5-2 che, oltre alla difesa composta dal trio obbligato Rugani-Barzagli-Chiellini con alle spalle Neto, e al reparto avanzato dimora dei soliti Mandžukić-Dybala, avrebbe la sua unica certezza in Pogba. Quest’ultimo però potrebbe essere schierato interno di centrodestra per far posto ad Alex Sandro interno di centrosinistra. A completare il tutto, molto probabile l’utilizzo di Hernanes come regista e del classico duo Lichtsteiner-Evra sulle fasce.

MILAN, PARLA BROCCHI

"Di più facile lettura invece le indicazioni di Mister Brocchi che poco fa, tra lo spauracchio di un plausibile addio alla panchina rossonera e la consapevolezza di poter sfruttare a proprio vantaggio i pochi punti deboli degli avversari, ha anche confermato l’impossibilità di adoperare Niang per tutti i novanta minuti. Pertanto, salvo sorprese dell’ultima ora, il tecnico milanese dovrebbe affidarsi al consueto 4-3-3 con Donnarumma tra i pali, Calabria-Romagnoli-Zapata-DeSciglio arretrati e Kucka-Montolivo-Poli a costruzione del gioco per il tridente d’attacco formato da Honda-Bacca-Bonaventura.

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