gazzanet

Milan, a tutto Hernandez: “Fiducia di Pioli decisiva, stare a contatto con Ibra un dono. Futuro alla Bale…”

Il forte terzino mancino rossonero si racconta, a tutto tondo, alla Gazzetta dello Sport.

Mario Ruggiero

"Esordiente in Italia da sogno. Theo Hernandez è, attualmente, il secondo marcatore stagionale del Milan dopo Ante Rebic con sei centri tra campionato e Coppa Italia. In Serie A sono cinque le marcature (media voto 6,33 - fantamedia 7,16): numeri importanti per un difensore.  Il calciatore, giunto in estate nel club rossonero, si è raccontato ai microfoni della Gazzetta dello Sport.

LE DICHIARAZIONI DI THEO HERNANDEZ

"Sull'attualità e sull'eventualità di non terminare la stagione: «È un momento difficile per tutti, l’ho preso con rassegnazione. Dobbiamo pensare soprattutto alla nostra salute e a quella delle nostre famiglie. Seguiamo le indicazioni fornite e aspettiamo con ansia e pazienza che la situazione possa tornare alla normalità. Rinvio della stagione? Non voglio immaginare questa possibilità - afferma il terzino rossonero -  c’è bisogno di ripartire. Vorremmo tornare sul campo. Siamo professionisti, siamo appassionati. Vogliamo ridare ai nostri supporter la gioia di tifare e di emozionarsi per la nostra maglia e i nostri successi. Vogliamo partecipare attivamente alla riapertura del Paese, come il resto dei lavoratori che sono tornati a svolgere le loro mansioni, anche assumendosi dei rischi. Il calcio può aiutare concretamente per tornare alla normalità»

"Sulla crescita personale in questa prima stagione in rossonero: «È stato un anno molto importante per me. Mi sono adattato molto rapidamente a un nuovo campionato e alla pressione di un grande club. La fiducia dello staff tecnico, l’aiuto dei compagni e l’affetto che i nostri tifosi mi danno sono fondamentali».

"Sul rapporto con Pioli: «La sua fiducia è decisiva. Poi essere in un grande club e avere l’opportunità di imparare dai migliori è tra gli aspetti che apprezzo di più. Più reti rispetto a quanto fatto in Spagna? È - aggiunge l'ex Real - soprattutto merito del lavoro quotidiano, e poi da subito ho avuto la sensazione di essermi adattato completamente a tutto ciò che avevo intorno. Penso alla squadra nel suo insieme, ai miei compagni dentro e fuori dal campo, la città, la cultura di un nuovo Paese, la filosofia del club e lo svago. Tutti questi fattori messi insieme hanno favorito il miglioramento dei miei numeri».

"Sulla possibilità di ripercorrere le orme di Bale: «Sono ancora molto giovane e ho margini di crescita... Vedremo cosa ci riserva il futuro. Qui ho tutto ciò che mi serve per far bene, dipende da me e dal mio lavoro».

Sull'essere leader del Milan: «Mi mancano ancora tante partite e soprattutto l’esperienza per poter dire di essere un leader. Mi sento importante in una grande squadra e questo mi riempie di fiducia. Voglio riportare il nostro Milan dove merita per la sua storia e l’amore dei suoi tifosi».

Su Ibrahimovic: «Stare a contatto con Zlatan è un dono, un’opportunità per migliorare insieme a uno dei migliori giocatori al mondo».

tutte le notizie di