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Juventus, Sarri: “Matuidi è fondamentale, Rabiot deve recuperare. Ramsey sta tornando”

Ai microfoni della sala stampa, Maurizio Sarri presenta il match dei bianconeri contro la Fiorentina di Montella.

Giovanni Sichel

Terminata ormai la pausa nazionali e rientrati tutti i giocatori convocati per le amichevoli internazionali e le qualificazioni ad Euro20, riparte il campionato che porta con se buone notizie per i bianconeri di Torino. La prima è che si rivede finalmente mister Sarri. Archiviata la polmonite torna ai microfoni della sala stampa per presentare il prossimo match con la Fiorentina di Vincenzo Montella che se sulla carta vede la Juventus favorita, non si può comunque sottovalutare.

Sulle sue condizioni di salute: "È stato difficile restare fuori dal campo. Per un allenatore gli allenamenti e le partite sono la vita. Però voglio ringraziare il mio staff che mi ha fatto capire che era importante fare un piccolo passo indietro ora, piuttosto che uno più grande dopo"

Sulla rosa e le prossime scelte in vista della Champions: "Quando parlo di situazione imbarazzante non intendo certo la situazione in generale, ma il dover rinunciare ad uno o più giocatori di questa caratura. Questa è però anche la dimostrazione della validità della nostra rosa. Io oggi penso alla partita di domani contro la Fiorentina. Da domani sera penserò alla Champions. Oggi noi dobbiamo combattere con la difficoltà di avere alcuni giocatori che hanno giocato poco negli ultimi tempi. Giocatori come Khedira e Ramsey, ma anche Rabiot. Questo può creare qualche difficoltà, ma negli ultimi dieci giorni alcuni hanno fatto grandi passi avanti dal punto di vista fisico. Per quello tattico, purtroppo, non abbiamo avuto molto tempo per lavorare"

Su Ramsey: "L'infortunio subito non è da sottovalutare. Fino a una decina di giorni fa vi avrei detto che era ancora troppo indietro fisicamente, ma ha fatto dei passi da gigante. Paga ancora un piccolo gap con i compagni, ma tornerà presto ad ottimi livelli. Si tratta di un giocatore molto tecnico che può fare anche l'esterno d'attacco. Io lo vedo più da interno di centrocampo, ma in certe situazioni questa sua caratteristica potrà tornarci molto utile"

Su Bentancur: "Mi incuriosisce molto. In allenamento ho grandi sensazioni. Lo stiamo provando come vertice basso, ma lui può fare due ruoli. Non lo posso considerare uno specialista, ma ho la sensazione che possa diventare un giocatore importante"

Sull'infortunio di Chiellini: "L'infortunio di Giorgio è stata una perdita pesante. Il mio compito adesso è quello di recuperare Rugani e far adattare al nostro campionato un futuro top player come De Ligt il più velocemente possibile. Viene da un campionato diverso, dove si gioca un calcio diverso ed è molto giovane. Credo sia normale faccia un po' di fatica"

Su Higuain e Mandzukic: "Dire che Higuain gioca perché è un mio uomo di fiducia è sbagliato. Al Chelsea faceva panchina e gli ho preferito Giroud. Da quando sono arrivato qui, invece, mi ha dimostrato di essere in forma e ho rivisto l'Higuain di due, tre anni fa. Mandzukic, invece, mi ha mostrato un po' di meno e da qui la mia scelta. Io faccio cento scelte al giorno, se ne sbaglio tre o quattro, posso andare a dormire tranquillo"

Su Rabiot, Matuidi e Ronaldo: "Rabiot sta vivendo un calo fisico dettato dal fatto che nel 2019 non ha mai giocato. È naturale. Ha fatto vedere grandi cose nei primi 12 giorni che è arrivato e poi è crollato fisicamente e questo ha avuto un contraccolpo anche al livello mentale. Matuidi, con il suo dinamismo e la sua attenzione, per noi è fondamentale. A centrocampo è quello che si adatta meglio a quello che succede in avanti e a come si muove Cristiano Ronaldo. Cristiano è il migliore d'Europa e quindi del mondo in questo momento, è lui che deve farci la differenza. Ha bisogno di libertà di movimento e questa libertà gliela può dare solo chi gioca dietro di lui. Matuidi in questo caso ci dà tantissimo"