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"Inizio di campionato non facile per i due gioiellini di casa Lotito: inutile negarlo, Milinkovic-Savic e Luis Alberto non stanno brillando, almeno per ora. E se per il primo spazio lo si riesce sempre a trovare, per lo spagnolo gli spiragli di partita si sono rimpiccioliti, complice anche l'arrivo di un Correa "alla Felipe Anderson", spesso subentrante e capace di segnare anche con pochi minuti a disposizione, e un Caicedo che sembra essersi preso il posto di seconda punta a suon di gol.
"Viene allora da pensare se proprio Luis Alberto e Correa, la cui staffetta a gara in corso si sta imponendo come un must,possano giocare insieme in un 3-4-2-1. Modulo, questo, capace l'anno scorso di dare tante soddisfazioni ad Inzaghi, che sovente lo ha adottato come schema di gioco alzando il raggio di azione di Milinkovic. I due trequartisti erano complementari: uno estremamente tecnico (L.A.), l'altro fisico e di predominza e presenza decisive in area. Un assetto tattico, quindi, che Inzaghi ha mostrato di non disdegnare, sebbene la coppia Correa-Luis Alberto interpreterebbe il ruolo in modo differente.
"Con il confermatissimo 3-5-1-1 si libera chiaramente più spazio per gli inserimenti da dietro delle mezzali, in particolare Parolo e Milinkovic, supportando l'unica punta (l'inamovibile Immobile) ma senza perdere eccessivamente in copertura. Come supporto all'attaccante ex Torino si è imposto Caicedo, decisamente diverso per caratteristiche e interpretazione del ruolo rispetto alla coppia spagnoleggiante. E sarebbe proprio lui, insieme a Milinkovic (o Parolo, in ogni caso una delle mezzali) a pagare le conseguenze del doppio trequartista. Una scelta diversa, con diversi vantaggi e svantaggi da tenere in conto, ma a cui Inzaghi può senza dubbio pensare.
"Il primo grande vantaggio potrebbe raccoglierlo proprio Luis Alberto che, con un compagno dalle caratteristiche simili con cui dialogare, potrebbe trovare nuova linfa e riportare il livello delle sue prestazioni agli standard altissimi dello scorso anno. Ed è, questa, una cosa fondamentale, dato l'apporto decisivo dello spagnolo alla manovra laziale, principale faro e fonte del gioco offensivo. Milinkovic talvolta sacrificato, talvolta titolare con "El Tucu" Correa subentrante a gara in corso: compito che, viste le sue particolari caratteristiche di passo, dribbling e rapidità, gli riesce particolarmente bene.
"Un esperimento sensato, insomma, per provare a ridare spolvero ed incisività alla manovra offensiva di una squadra che, ad ora, ha segnato ben 14 reti in meno dell'anno scorso e che, senza dubbio, potrebbe acquisire maggiore pericolosità proprio dalla compresenza della visione di gioco esemplare dello spagnolo e dall'attitudine al dribbling di Correa.
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