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Juventus, Sarri: “Bernardeschi in gruppo la prossima settimana. Ramsey predilige giocare mezzala”

Il tecnico bianconero ha presentato il match casalingo contro il Brescia.

Fabiola Graziano

Le due sconfitte consecutive subite in trasferta non sono piaciute per niente a Maurizio Sarri, che ora tenterà di spronare la sua Juventus a dare il meglio di sé per cercare di ristabilire un divario in classifica con Inter e Lazio. In tal senso, la partita di domani pomeriggio all'Allianz Stadium di Torino contro il Brescia assume un significato ancora più importante visto lo scontro diretto tra le due contendenti al titolo.

LE PAROLE DI SARRI

Sul campionato riaperto: "A livello di stimoli penso possa essere motivo di ulteriori motivazioni. Era palese fin dall'inizio che questo sarebbe stato un campionato diverso, quindi dobbiamo trovare stimoli da questa situazione. Penso sia stimolante essere lì ora a giocarsi il campionato e probabilmente essere lì a giocarsi il campionato fino alla fine. Quindi potrebbe essere motivo di grandi motivazioni".

Sull'importanza di Lazio-Inter: "Non lo so, non sarà determinante. E' una partita importante, ma non determinante. Ma noi in questo momento dobbiamo pensare alla nostra partita. Dobbiamo pensare a fare il maggior numero di punti possibili e stop, senza stare troppo a guardare i risultati delle altre squadre. Il percorso è ancora lungo".

Sulla passività come causa dei gol subiti: "Il problema della passività si risolve con un più elevato livello di aggressività, perché non esiste un sistema difensivo che può funzionare se non c'è dentro attenzione, abnegazione e aggressività, per cui bisogna partire da questo. A noi ci succede in maniera strana, nel senso che non siamo così. Con continuità, abbiamo dei momenti all'interno della partita, quindi è chiaro che in certi momenti bisogna alzare il livello di intensità difensiva e il livello di aggressività".

Sul recupero di Bernardeschi: "Bernardeschi ancora non è con il gruppo. Le notizie sono che potrebbe rientrare la prossima settimana".

Sulla prestazione di San Siro: "Noi a San Siro abbiamo fatto bene per 70 metri di campo, ma siamo un po' mancati nella parte finale del campo perché abbiamo abbandonato i nostro attaccanti a loro stessi. Però rivedendo anche la partita, ho visto che abbiamo avuto 5-6 uscite da dietro di grande livello. Rispetto alla partita precedente con l'Hellas abbiamo fatto sicuramente dei notevoli passi in avanti, poi c'è rimasto questo problema dell'abbandono dei nostri attaccanti un po' a loro stessi. Quindi abbiamo accompagnato poco, pur uscendo bene dalla loro pressione iniziale. Il momento negativo è un momento negativo, ma finisce con la partita di Verona. Abbiamo finito la partita facendo una brutta prestazione, quello purtroppo non dovrebbe mai succedere, ma succede un po' a tutti. E chiaramente quando succede a noi, essendo la Juventus, è tutto molto amplificato, ma questi giocatori dovrebbero essere nelle condizioni di saperlo e quindi dovrebbero essere nelle condizioni di reggere bene questo tipo di pressione".

Sull'opzione Cuadrado nel tridente e Ramsey a centrocampo senza trequartista: "Non è che il trequartista non mi convince, quella era una situazione anche contingente perchè Theo Hernardez poteva diventare una spina nel fianco se non avevamo ampiezza nella fase difensiva, quindi abbiamo scelto la soluzione che tra l'altro ci consentiva di far giocare Ramsey nel ruolo che lui alla fine predilige. Era un motivo contingente, per mettere Ramsey nelle condizioni di esprimersi al meglio".

Sul Brescia: "La sensazione visiva è che sia una squadra che ha sempre cercato di giocare pur essendo sempre stata invischiata nelle zone più basse della classifica. E' una squadra che in questo momento è in questa zona di classifica per effetto dei risultati casalinghi, perché ha fatto molto meglio in trasferta che non in casa. Quindi è una squadra non semplicissima da affrontare soprattutto quando giocano in trasferta. Non è una partita semplice, ma in questa fase del campionato penso che partite semplici a priori non esistano. Il girone di ritorno è sempre più complicato del girone d'andata, questa è una fase in cui tutte le squadre sono sul pezzo, poi magari nelle ultime 4-5 partite ci sono situazioni di classifica diverse e quindi qualche squadra può mollare, anche se negli ultimi anni vedo che questo succede sempre meno".

Su Dybala a San Siro: "Dybala è arretrato anche troppo, ma alla fine rivedendo la partita ha fatto bene ad arretrare perché era principalmente lui quello che ci consentiva molto bene di uscire dalla nostra metà campo: appena riceveva palla riusciva a liberarsi della prima pressione e ci consentiva di venire fuori bene. Poi chiaramente questo atteggiamento ha fatto mancare un po' di supporto a Cristiano negli ultimi 20-25 metri di campo".

Sull'eventuale riposo di Pjanic: "In questo momento non lo so. Abbiamo giocato giovedì notte e non so le condizioni dei giocatori. Ieri c'erano molti giocatori stanchi, anche i dati clinici parlavano di qualche situazione di affaticamento, quindi è una situazione tutta da valutare. Io sono in disaccordo su quello che è stato detto su Pjanic nell'ultima partita, l'ho detto anche a fine partita, perchè secondo me ha fatto una prestazione in crescita rispetto alle partite precedenti. Quindi vediamo come sta il ragazzo oggi e poi valutiamo. E' chiaro che domani dobbiamo cercare di mettere dentro i giocatori meno stanchi".

Su chi sarà titolare tra Buffon e Szczesny?

"Anche questo è da valutare. E' una valutazione da fare. Gigi sta bene, ha già fatto 11 partite e le ha fatte tutte su buoni livelli, non salta mai un allenamento, è in buona condizione, in buona salute, quindi quella dell'alternanza del portiere, non mi sembra un nostro problema in questo momento".

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