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Islanda-Ungheria 1-1, un’autorete salva i magiari, l’Islanda resta di ghiaccio.

L' Islanda vicino al miracolo fino a due minuti dalla fine, poi una sfortunata autorete del difensore Saevarsson spegne i sogni di gloria. Gylfi Sigurdsson aveva portato in vantaggio l'Islanda su calcio di rigore a fine primo tempo.

Redazione

ISLANDA - UNGHERIA 1-1 - TABELLINO

ISLANDA (4-4-2): Halldorsson; Saevarsson, R. Sigurdsson, Arnason, Skulason; Gudmundsson, Gunnarson (65' Hallfredsson), G. Sigurdsson, Bjarnason; Sigthorsson (84' Gudjohnsen), Bodvarsson (69' Finnbogason). Ct: Lagerback-Hallgrimsson

UNGHERIA (4-1-4-1): Király; Lang, Guzmics, Juhász (85' Szalai), Kádár; Gera; Dzsudzsák, Nagy, Kleinheisler, Stieber (80' Nikolic); Priskin (67' Bode). Ct: Storck

Arbitro: Karasev (RUS)

Marcatori: 39' rig. Sigurdsson (I), 87' aut. Saevarsson (U)

Ammoniti: Gudmundsson, Finnbogason, (I) Nagy, Kleinheisler, Kadar (U)

ISLANDA - UNGHERIA 1-1 - CRONACA

"L' Ungheria punta a vincere la sesta gara consecutiva contro l'Islanda nei 10 precedenti disputati. Storck rivoluziona la squadra. Nel 4-3-3 Lang si sposta a destra per sostituire l'infortunato Attila Fiola, Lang a sinistra ed in mezzo la coppia centrale Juhász-Guzmics. In attacco spicca l'assenza di Szalai, a segno nel match contro l'Austria, al suo posto Priskin. Tutto confermato invece nel 4-4-2 dell' Islanda, in panchina il centrocampista dell'Udinese, Halfredsson.

"La prima occasione è targata Islanda: Bodvarsson colpisce di testa tutto solo e manda sopra la traversa, con la difesa dell'Ungheria imbambolata. Per l'Ungheria è Dzsudzsak l'uomo più pericoloso che crea scompiglio nella retroguardia islandese. Al 31' altra occasione dell' Islanda con Gudmundsson che dopo essersi liberato di Kadar spara addosso a Kiraly. E' il preludio al vantaggio dell' Islanda che avviene su un rigore siglato da Gylfi Sigurdsson. Errore in uscita del portiere Kiraly che perde il pallone e Kadar stende Gunnarsson. Sul dischetto l'uomo più rappresentativo Sigurdsson che non sbaglia e spiazza Kiraly. Primo tempo che si conclude sull' 1-0 continua il sogno dell'Islanda e del suo popolo in questo Europeo.

"Nei primi 15 minuti della ripresa l'Islanda chiude bene ogni varco con una grande organizzazione di gioco e col solito cuore e grinta. Al 60' lampo di Gudmundsson che manda al cross Sigurdsson, la girata di testa di Sigthorsson e' fuori bersaglio, ma il guardalinee aveva alzato la bandierina. Inizia la girandola dei cambi: nell'Ungheria dentro il centrocampista dell'Udinese Halfredsson fuori Gunnarsson, poi esce Bödvarsson al suo posto Finnbogason; nell'Ungheria doppio cambio, fuori gli impalpabili Priskin e Stieber dentro Böde e Nikolic. L'Ungheria non ha idee, l'Islanda si difende con ordine, al minuto 85' Storck tenta la carta Szalai, ma è un'autorete a portare l'Ungheria in estasi: Nagy manda al cross sulla destra Nikolic, Saevarsson, nel tentativo di anticipare Böde, spinge la palla in rete per l'1-1 finale.

"MIGLIORI

"Gunnarsson (Islanda) 7 - Pressa qualunque cosa respiri non lasciando pensare i registi ungheresi Nagy e Gera. Si procura il rigore con una giocata insospettabile. Asfissiante.

"Dzsudzsak 6,5 ( Ungheria) - Prova a rendersi pericoloso in più di un'occasione con poco successo, ma dimostra comunque di essere la stella della squadra

"PEGGIORI

"Finnbogason 5 (Islanda) - Il suo ingresso in campo porta più danni che altro. Rischia di farsi cacciare simulando con già un'ammonizione sulla fedina penale.

"Kadar (Ungheria) 5 - Inizia troppo morbido e per poco Gudmundsson non ne approfitta. Prova a riprendersi ma senza convincere.

LE VOCI DEI PROTAGONISTI

Heimir Hallgrímsson, co-allenatore Islanda: “Siamo stati felici dopo il pareggio contro il Portogallo, ma siamo delusi da questo risultato. Lo spogliatoio era silenzioso. Voglio fare i complimenti all'Ungheria e al loro allenatore: sono davvero una buona squadra e chi li sottovaluta soffrirà. Abbiamo messo tanto impegno in fase difensiva: ciò che abbiamo fatto male è stato tenere la palla, probabilmente a causa della stanchezza, nel finale. Sembravano superare facilmente la nostra pressione e trovare il modo di uscirne per giocare. D'altra parte, abbiamo avuto le migliori occasioni. I ragazzi hanno lavorato sodo e siamo orgogliosi della prestazione e del livello del lavoro svolto. Tuttavia, avremmo potuto essere più intelligenti nel mantenere il possesso e nel non inseguire la palla, così come nella gestione del tempo che restava da giocare”.

Bernd Storck, allenatore Ungheria:Osserveremo la partita Portogallo-Austria e poi decideremo cosa dobbiamo fare nel girone. Siamo molto soddisfatti della nostra prestazione e del gol nel finale. È stato un bel colpo di fortuna, ma è stato meritato perché abbiamo dominato la partita. Non siamo riusciti a creare molte occasioni e l’Islanda ha difeso abilmente, ma nel secondo tempo le cose sono andate meglio. Non abbiamo mai rinunciato a giocare ed abbiamo sempre creduto in noi stessi. Sono orgoglioso della mia squadra, del fatto che abbiamo avuto tanto possesso ed abbiamo giocato a calcio. Siamo migliorati molto nelle ultime settimane e meritiamo queste prestazioni. L'Islanda ha un sacco di esperienza, è per questo che è stato difficile per noi. Considerando i loro risultati nelle qualificazioni contro Repubblica Ceca, Olanda e Turchia, si possono definire un top team: questo è ciò che non si può dimenticare”.

Gylfi Sigurdsson, centrocampista Islanda:È una grande delusione: abbiamo quasi avuto i tre punti nelle nostre mani, ma è mancata la concentrazione verso la fine del match, anche se la nostra difesa si è comportata bene. Siamo in un grande torneo e stiamo giocando contro squadre molto forti: questo aiuta a capire quanto sia competitiva la nostra squadra”.

Kolbeinn Sigthórsson, attaccante Islanda e Man of The Match: “Eravamo a pochi minuti dalla vittoria, non siamo riusciti a completare l’opera. Stavamo conquistando un sacco di seconde palle, ma avremmo dovuto mantenere la calma e giocare di più a calcio. Oggi volevamo i tre punti e siamo andati vicinissimi all’obiettivo. Se solo si potesse vedere quanto eravamo delusi nello spogliatoio, si capirebbe facilmente che questo risultato suona come una sconfitta”.

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